Il ritorno imminente di Michele Misseri nella sua città natale di Avetrana ha suscitato una serie di preoccupazioni. Il sindaco locale, Antonio Iazzi, ha espresso l’auspicio che non si ripeta lo stesso “circo mediatico” che ha caratterizzato gli eventi legati al tragico caso di Sarah Scazzi, la nipote di Misseri, uccisa nel 2010 all’età di 15 anni.
“Noi auspichiamo che non ci sia più lo stesso circo mediatico dell’epoca. Credo di no, ma l’augurio è questo, anche per rispetto alla memoria di Sarah e alla sua famiglia. Vogliamo che Avetrana sia ricordata per altro, non per questo triste e doloro evento“, ha dichiarato.
La scarcerazione di Michele Misseri
Il sindaco ha confermato che nelle prossime ore sarà firmata un’ordinanza della polizia locale per chiudere al traffico via Deledda, la strada dove si trova la villetta di Misseri, in vista della sua scarcerazione prevista per domenica prossima.
Michela Misseri, ora 69enne, ha scontato otto anni di carcere per la soppressione del cadavere di Sarah, con una riduzione di pena di oltre 400 giorni. La moglie di Michele, Cosima Serrano, e la figlia Sabrina, sono state condannate all’ergastolo per l’omicidio e stanno scontando la pena nel carcere di Taranto, mentre Misseri attualmente è detenuto nel carcere di Lecce.
A scatenare il delitto di Sarah Scazzi, secondo le sentenze emesse, fu la rivalità sentimentali e dissapori tra Sabrina e la giovane vittima.
Il sindaco ha anche aggiunto che eventuali richieste ai servizi sociali per Michele Misseri verranno trattate nel rispetto delle procedure standard per gli ex detenuti.
“Qualora pervenissero richieste ai servizi sociali, si farà quello che è previsto per una persona nello stato di Michele Misseri. Non vorrei che si enfatizzasse questa cosa. I servizi sociali farebbero quello che è previsto per le categorie di soggetti come può essere un ex detenuto. Misseri è stata sempre una persona autonoma. Fino all’altro ieri non era giunta comunque alcuna richiesta in tal senso“, ha raccontato.
