«Tre anni è la condanna inflitta all’investitore di mia figlia Morena che per sopravvivere ha subito l’amputazione di una gamba e più di 30 interventi chirurgici e ancora oggi si sposta con la sedia a rotelle». Queste le parole riportate da Il Mattino di Emilia Addo, madre di Morena Giangrande, travolta nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2024 in via Pietro Castellino da un automobilista poi identificato dalla polizia municipale. I familiari, assistiti dall’avvocato Aldo Pascale, erano presenti all’udienza in cui il pm ha richiesto tre anni di reclusione, pena confermata questa mattina insieme alla revoca della patente. «Siamo delusi dal sistema di legge italiano. Qui parliamo di omicidi veri e propri. Ci vogliono leggi più dure», aggiunge la madre.

