Ci sono voluti quasi tre mesi prima che anche l’antimafia iniziasse ad indagare sulla scomparsa dei nostri tre connazionali nel centro america. Sono passati quasi 90 giorni dalla scomparsa di Raffaele e Antonio Russo e di Vincenzo Cimmino, in Messico per lavoro e svaniti nel nulla dopo aver mandato alla famiglia misteriose note audio in cui affermavano di essere stati fermati dalla polizia locale e di essere sotto scorta verso un imprecisato luogo. Nelle scorse ore, secondo quanto si apprende da Il Mattino, la moglie e un figlio di due dei tre napoletani sono stati ascoltati dal Pm che si sta occupando del caso che adesso potrebbe arricchirsi del contributo del pool antimafia della Procura di Napoli.
Secondo quanto trapela, i familiari dei tre scomparsi sono stati interrogati in merito alle attività svolte a Napoli e in centro America da Raffaele e Antonio Russo e da Vincenzo Cimmino. Una formalità per capire dove cercare, in sinergia con la Procura di Roma, formalmente titolare dell’indagine.