Tre volte l’anno San Gennaro, il santo patrono della città di Napoli, tiene col fiato sospeso i cittadini napoletani in attesa che si compia il miracolo, l’atteso scioglimento del sangue. Sangue che, secondo la credenza popolare, fa tirare un sospiro di sollievo ai cittadini se dovesse sciogliersi, ma che desta innumerevoli preoccupazioni su cattivi presagi e sventure in caso di mancato scioglimento.
Ed è questo che il Comune di Napoli vuole candidare all’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, il culto e la devozione di San Gennaro.
MIRACOLO DI SAN GENNARO, SABATO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA CANDIDATURA ALL’UNESCO
E lo farà ufficialmente nel corso della giornata di sabato, dopo un iter partito tre anni fa. Il tutto presso il Museo Diocesano di Napoli, proprio accanto al Duomo che di San Gennaro ne detiene il sangue e il tesoro. Saranno presenti all’evento l’Arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e sarà atteso anche l’intervento del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Questo il commento della Curia di Napoli a riguardo: “Il dossier della candidatura è pronto: lo sottoporremo al ministro Sangiuliano” fa sapere la Curia di Napoli. Sarà compito poi del Ministero della Cultura esaminare il dossier, insieme a quelli inviati dalle altre Regione italiane, e decidere poi quale sarà quella che la Commissione Nazionale Italiane per l’Unesco sottoporrà all’organizzazione delle Nazioni Unite”.