mercoledì, Luglio 30, 2025
HomeCronacaNapoli. Multa alla panchina letteraria, i titolari: "Pericoloso precedente"

Napoli. Multa alla panchina letteraria, i titolari: “Pericoloso precedente”

Multata la panchina letteraria installata dalla Taverna a Santa Chiara, locale del centro storico che da quando è nato sta promuovendo la sua attività di ristorazione con un approccio totalmente diverso da quello sia del tavolino selvaggio che e del mordi e fuggi che oramai da anni ha trasformato radicalmente Napoli. La contravvenzione elevata sabato scorso dai vigili urbani del Comune di Napoli ha lasciato a dir poco sorpresi i titolari del ristorante, i quali sostengono come la panchina letteraria installata nel 2020 non sia mai servita per far accomodare i clienti per consumare cibo e bevande rappresentando al contrario un simbolo di cultura in controtendenza rispetto ad un centro storico cittadino oramai friggitoria e pizzeria a cielo aperto. Negli anni, infatti, proprio alla panchina letteraria di Santa Chiara hanno avuto luogo presentazione di libri, incontri culturali, spettacoli teatrali, lettura e null’altro.

Le parole di Izzo

Potito Izzo, uno dei titolari della Taverna a Santa Chiara, tra un piatto preparato e l’altro in cucina ricorda incredulo la visita dei vigili urbani la sera del 12 aprile scorso. «I vigili sono arrivati qui attorno alle 22.30 di sabato sera, con il ristorante pieno. Dopo aver constatato come tutti i documenti fossero in regola, hanno chiesto di chi fosse la panchina dicendoci che fosse abusiva. Io ho subito detto come la panchina non fosse un posto utilizzate dalle persone per mangiare ma anzi è un bene comune usato magari da una persona anziana per riposarsi momentaneamente». Nonostante questo, però, la sanzione di 100 euro circa è comunque arrivata. Con quale motivazione? Izzo afferma: «Nel verbale si fa riferimento alla costruzione in legno e in ferro della panchina. Ci siamo rimasti male, perché la contravvenzione è stata fatta lo stesso nonostante ci sia un permesso per tenerla come bene comune».

Le considerazioni di Nives Monda

Nives Monda, che gestisce la Taverna a Santa Chiara afferma: «Esiste una nota in cui si condivide come la panchina sia un presidio socio-culturale. Attendiamo come continuare questo iter che sancisca definitivamente questo ruolo , abbiamo cominciato un percorso per identificarlo come bene comune». Poi l’aggiunta. «La panchina è di chi la vuole, è della strada. Per questo, secondo noi, nasce l’assurdità della multa. Non è posto dove facciamo somministrazione di cibo e bevande. Non paghiamo l’occupazione di suolo perché – sottolinea Monda – non è l’installazione come un tavolino. Il paradosso è proprio questo. La panchina è un dono fatto a noi stessi, luogo dove le persone possono riposarsi, leggere, dove si fanno presentazioni di libri. Invece viene trattata alla stessa stregua di un tavolino, che è la logica che volevamo combattere da quando è stata installata».

La titolare della Taverna a Santa Chiara si dice «sorniona» rispetto all’accaduto dicendo di attendere. «quale risposta ci sarà a questo rumore mediatico dopo il post su facebook da me scritto. La comunità si è molto arrabbiata rispetto a quanto successo». Monda fa ancche un’altra considerazione. «Forse l’amministrazione comunale deve rendersi conto, e sarebbe ora, che ci sono tanti spazi liberati così come specificato nella dichiarazione dei beni comuni che fanno altro e non commercio ma raccolgono i bisogni delle persone. Luoghi come lo Scugnizzo Liberato, il Giardino di Materdei, l’ex Opg, l’Asilo Filangieri, Villa Medusa ospitano ambulatori popolari, le mense, la raccolta dei libri scolastici. Anche la panchina letteraria rientra in questa traccia».

L’annuncio

Monda fa anche un doppio annuncio. In primis, quello riguardante il «ricorso per far annullare il verbale. Pagando la multa creerei un pericoloso precedente e cioè l’idea che tutto quanto prodotto possa essere riconducibile a una pratica di consumo». Inoltre, «lanceremo una raccolta firme perché noi vogliamo dimostrare dei momenti in cui si dimostra che esiste un popolo positivo, che esiste un uso civico, formale, liberale e non mercificato e votato al profitto».    

Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatinohttp://InterNapoli.it
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale, della cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore. Vincitore di diversi premi giornalistici locali e nazionali, sono mosso sempre dalla curiosità: il vero sale di questo mestiere.