Popolare interprete dei film comici degli anni ’70 e ’80, spesso in coppia con Bombolo, avrebbe compiuto 83 anni il 5 aprile. Ha lavorato con Troisi, De Crescenzo, Salemme e in “Nuovo Cinema Paradiso” di Tornatore premiato con l’Academy Award. A teatro ha recitato a fianco di Eduardo De Filippo e Aldo Giuffrè.
Enzo Cannavale è morto il 18 marzo del 2011.
In una carriera lunga e prolifica, Enzo Cannavale ha prestato la sua maschera napoletana a piccoli e grandi autori, a teatro e sul grande schermo, lavorando con Eduardo, Troisi e Tornatore, pur conquistando una vasta popolarità a fianco di Bombolo e Bud Spencer.
Nato a Castellammare di Stabia, ha partecipato a innumerevoli film comici degli anni Settanta e Ottanta e ha fatto da spalla alla migliore commedia all’italiana lavorando con Dino Risi, Francesco Rosi, Steno, Corbucci, Nanni Loy, Lina Wertmuller, Marco Ferreri, Massimo Troisi, arrivando fino alla ribalta dell’Oscar interpretando il ruolo di Spaccafico in Nuovo Cinema Paradiso (1988) di Giuseppe Tornatore, premiato con l’Academy Award per il miglior film straniero. Nello stesso anno il Nastro d’argento come migliore attore non protagonista per l’interpretazione in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo.
Pur avendo debuttato al cinema proprio con Eduardo nel ’59, che lo lo scoprì quando era ancora impiegato alle poste e lo volle anche nella serie Peppino Girella e in tante commedie per la televisione, Cannavale non ha mai smesso di calcare il palcoscenico lavorando con autentici mostri sacri della tradizione partenopea come Nino Taranto, Aldo Giuffrè, Luisa Conte, Ugo D’Alessio oltre ai De Filippo, recitando in molti spettacoli di successo tra cui Fortunato…!, Miseria e nobiltà, La festa di Montevergine. Tra le sue ultime interpretazioni al cinema Ho visto le stelle! (2003) di Vincenzo Salemme e I mostri oggi (2009) di Enrico Oldoini. Lo scorso anno ha partecipato a un episodio della fiction Mediaset I delitti del cuoco di Alessandro Capone.
Cannavale non ha mai rinnegato le numerose partecipazioni ai film di genere degli anni 70 e 80, a cominciare dai celebri duetti con Bombolo nelle commedie scollacciate – come Tutta da scoprire di Giuliano Carnimeo, La settimana al mare e Una vacanza del cactus di Mariano Laurenti – e nei poliziotteschi con Tomas Milian – da Sqaudra antimafia a Il delitto del ristornate cinese. O nei panni del brigadiere Caputo, a fianco di Bud Spencer nella saga inaugurata da Piedone lo sbirro nel 1973. E ancora, sempre insieme a Bombolo, nei film interpretati da Nino D’Angelo, Un jeans e una maglietta e La discoteca, entrambi del 1983.
“Era un attore moderno e soprattutto senza retorica” lo ricorda oggi Vincenzo Salemme, con cui ha fatto due film, Amore a prima vista (1999) e Ho visto le stelle! (2003). “Era un grande – aggiunge – con dei tempi comici e drammatici straordinari”. Era poi “capace di tutto: in Amore a prima vista, quando aveva già più di settanta anni, aveva accettato di fare un cannibale costretto all’analisi per questo suo problema”.