“Soffro di Diastasi Addominale”. Questa la confessione di Noemi Bocchi, fidanzata di Francesco Totti. Noemi ha rivelato su Instagram il dolore che ha passato prima di ricevere la diagnosi: “C’è un tempo per ogni cosa…uno per parlare e uno per tacere.
Per tutta la vita ho scelto di tacere per proteggermi.
Il più delle volte perché non venivo ascoltata dalle persone a me vicine e restare in silenzio era più facile. Tante volte perché mi sono sentita raccontare in ruoli che non mi appartenevano, ma anche i ruoli “scomodi” fanno parte della vita di ognuno di noi e si accettano per svariati motivi.
Per molto tempo mi son sentita a metà: metà qui e metà altrove.
Uu altrove che non conoscevo e mi faceva paura.
Poi è arrivata una parvenza di benessere in cui ho iniziato a sentirmi bene, finalmente. Come per magia ogni pezzetto sparso qui e là della mia vita stava tornando al proprio posto.
Lo sentivo nelle ossa, nelle lacrime e nei miei sorrisi…finalmente lo sentivo.
Mi sto riferendo a ciò che è successo nell’ultimo periodo?
Forse alcune parole fanno pensare di si e, forse, in parte è anche vero!
In realtà mi sto riferendo ad una cosa che riguarda soltanto me e che, poi, ho scoperto riguardare molte donne.
Grazie ai loro racconti pieni di Coraggio ho trovato la forza di raccontarvi cosa inzia ad invalidare le mie giornate.
Dopo i parti ho iniziato a star male e da tutti venivo liquidata con un: Hai partorito, è normale.
Dopo 8 anni dalla seconda gravidanza ho scoperto che quello che avevo ha un nome e racchiude tutti i sintomi che ho: Soffro di Diastasi Addominale.
Ho scoperto di averla grazie ai gruppi Facebook in cui ci sono donne che con la loro testimonianza danno coraggio ad altre donne.
Questa cosa mi ha colpito molto: Donne che si sostengono per superare un malessere non capito nè dalle famiglie, nè dalla società.
Un intervento che passa come estetico, ma di estetico ha ben poco.
Grazie a loro ho deciso il percorso da intraprendere e con chi!
I loro racconti mi hanno fatto prendere coscienza e ho deciso di fare la mia parte condividendo il mio percorso e raccontandovi anche i sentimenti che l’articolo sulla gravidanza ha suscitato in me.. sentimenti che si generarano in tutte le donne che hanno patologia e si sentono rivolgere domande inopportune.
Se le donne da sole sono pura forza, insieme sono uragani!”
Diastasi addominale, cos’è e come prevenirla
La diastasi addominale è un’alterazione della parete addominale dovuta a un indebolimento del tessuto connettivo che unisce i retti dell’addome (aponeurosi). Questo tessuto è un insieme di fibre che si intrecciano per formare la cosiddetta “linea alba”, la quale unisce i muscoli retti dell’addome che si trovano verticalmente al centro della pancia. La diastasi addominale si sviluppa generalmente quando i muscoli addominali, sotto pressione, non riescono più a distendersi e a tornare in posizione originaria.
La separazione dei retti dell’addome cresce con l’avanzare della gravidanza e con l’aumento del peso, per cui il controllo ponderale rappresenta uno strumento per evitare un eccessiva espansione dei tessuti e ci aiuta a conservare una buona postura.
Nella gravidanza e nel post parto, essere consapevoli del proprio corpo e conoscere quei movimenti ed esercizi, che aumento in modo eccessivo la pressione intraddominale, potrebbe prevenire la formazione di una diastasi patologica. Questo è il motivo per cui l’attività fisica in questa fase speciale deve essere adattata e specifica.
Sono sconsigliate le attività che aumentano in maniera eccessiva la pressione intraddominale, come allenamenti effettuati con i pesi o allenamenti ad alto impatto e alta velocità che non permettono un controllo qualitativo del movimento.
Gli esercizi di respirazione addominale sono tra i più importanti per la prevenzione della diastasi, attraverso l’espirazione consapevole possiamo attivare i muscoli trasversi dell’addome, stabilizzare e rafforzare il core, permettendo al pavimento pelvico di conservare la sua elasticità.
L’obiettivo dell’attività fisica, nel post parto, deve essere basato sulla rieducazione muscolare, la riattivazione della parete addominale, che non significa focalizzarsi sul recupero immediato della pancia piatta, ma piuttosto armonizzare il funzionamento generale dell’organismo che dopo 9 mesi deve riadattarsi alle nuove condizioni.