16.2 C
Napoli
venerdì, Marzo 29, 2024
PUBBLICITÀ

“Non abbiamo distrutto un ospedale ma voglio giustizia”, lo sfogo della sorella di Pasquale Apicella

PUBBLICITÀ

Nei giorni scorsi la sorella di Pasquale Apicella si è sfogata sul suo profilo Facebook. Nella ha affidato al social network il suo dolore per la morte del giovane poliziotto. “Non abbiamo distrutto un ospedale, non abbiamo sparato contro una caserma e non abbiamo incendiato il campo rom di Giugliano. Ma voglio giustizia per mio fratello, se lo Stato avesse compiuto il suo dovere 3 anni fa quando questi individui hanno reagito nello stesso modo contro l’Arma dei carabinieri, mio fratello oggi sarebbe qui. Purtroppo la giustizia non mi porterebbe indietro l’amore nostro ma eviterebbe di spezzare altre vite“.

Saranno celebrati venerdì 8 maggio i funerali di Pasquale Apicella, l’agente scelto della Polizia di Stato morto nella notte tra il 26 ed il 27 aprile. Il 37enne è deceduto a seguito dello scontro tra la sua volante e l’automobile di alcuni malviventi, in fuga dopo un furto in banca. Alla luce delle ristrettezze previste dall’emergeza covid-19, alla cerimonia funebre, con molta probabilità, potranno partecipare 15 familiari.

PUBBLICITÀ
Omicidio Apicella, la banda aveva già colpito nell’area nord: l’ipotesi di altri ‘colpi’

C’è un collegamento inquietante tra il tentato colpo alla filiale del Credit Agricole di via Abate Minichini, ‘prologo’ all’uccisione dell’agente scelto Pasquale Apicella e altri colpi avvenuti nell’area nord di Napoli nelle ultime ore. Poco prima di imboccare contromano Calata Capodichino e di travolgere la volante ‘Secondigliano 11’ con a bordo Apicella e il suo collega, l’assistente capo Salvatore Coluccii quattro rom avrebbero tentato un altro raid a Casoria presso la filiale della Deutsche Bank di via Pio XII. A questa conclusione sono giunti gli uomini della squadra mobile che stanno ricostruendo la notte folle di Fabricio ed Admir Hadzovic, arrestati subito dopo il terribile schianto di Calata Capodichino e Igor e Renato Adzovic, raggiunti da un fermo di polizia giudiziaria in conseguenza dei gravi indizi di colpevolezza a loro carico. Tutti si sarebbero trovati sull’auto rubata che ha travolto e ucciso Apicella.

Secondo la prima ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine la banda, proveniente dal campo rom di Giugliano, avrebbe tentato quella stessa sera il colpo alla Deutsche Bank di Casoria con l’ormai consolidata tecnica della ‘spaccata’: a dare riscontro alle ipotesi investigative le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’istituto di credito. Ma c’è anche dell’altro. Proprio in virtù della tecnica utilizzata dai quattro gli inquirenti non escludono che la banda possa essere responsabile di altri due colpi effettuati presso banche dell’area nord.

GLI ARRESTI PER L’OMICIDIO DI PASQUALE

“Pensavo solo ad accelerare quando poi ho visto la volante della polizia ho frenato più forte che potevo ma non ho potuto fare nulla”. Queste le parole usate da Fabrizio Hadzovic davanti al pm nel primo interrogatorio dopo la morte dell’agente scelto Pasquale Apicella. Hadzovic in sostanza ha ammesso i tentati colpi alla banca di via Abate Minichini e a quella di Casoria ma ha ribadito di non aver agito intenzionalmente nel travolgere la volante della ‘Secondigliano 11’. C’è però un ma. Hadzovic infatti non è nuovo a questa tipologia di azioni.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Racket per gli Scissionisti a Melito, condannato l’ex comandante Marrone

Si è concluso questa sera il processo di primo grado relativo all’inchiesta sul racket a Melito che vedeva il...

Nella stessa categoria