Due omicidi e una serie di intimidazioni. Si è autoaccusato di questi reati il pentito del clan Mallardo Filippo Caracallo. Il collaboratore di giustizia ai magistrati ha parlato degli omicidi commessi per conto della cosca dei Carlantonio, per i quali è stato anche condannato a 16 anni di reclusione. Vittime dei due agguati erano Di Lorenzo Mario avvenuto il 12.10.1996 e l’omicidio di Pollastro Vincenzo, avvenuto il 25.02.1998. A Filippo Caracallo è stata riconosciuta l’attenuante della collaborazione di giustizia.
I verbali
ci sono state portate le due pistole, due 9×2 1 ..però ha sparato solo una, quella là con cui ho sparato io..là diciamo è stato il mio battesimo…”
L’omicidio di Vincenzo Pollastro
Il pentito racconta anche dell’omicidio di Vincenzo Pollastro, tassista di Napoli che abitava nella Gb Futura, il quale doveva essere gambizzato e che invece è morto dopo l’agguato: “Feliciano ci chiamò a me e a un cugino suo che poi è morto, e questo è un cristiano che portava, mi sembra faceva il tassista, non mi ricordo e fece l’offesa diciamo a, non mi ricordo a chi, e comunque fummo incaricati di fare questa cosa E questo… Franco..che ora è deceduto per droga, lui mi portava i! motorino e io… Ci siamo messi dietro a questo signore, proprio all’inizio diciamo di Via Giardino, lui stava andando in una stradina che si chiama Via Melito, io mi sono affiancato, diciamo, e gli ho chiavato cinque, sei botte in una gamba”.