Roberto Marchese ha confessato l’omicidio di Ciro Luongo: era stato fermato dalla squadra mobile di Napoli due ore dopo il delitto a casa del padre. Il 23enne è accusato di aver accoltellato e ucciso il vice ispettore di polizia, lunedì sera a Melito, al culmine di una lite in casa,
La madre di Marchese, compagna della vittima, e il fratellastro minorenne, figlio della coppia, avevano assistito alla lite e alle alle coltellate sferrate con una lama lunga oltre 17 centimetri e avevano raccontato l’accaduto agli inquirenti. Il litigio, come emerso dalle ricostruzioni investigative, sarebbe nato a causa di un pappagallo scappato attraverso una finestra lasciata aperta.
“Il ragazzo ha capito la gravità del fatto ed ha ammesso le sue responsabilità ma ci sono elementi importanti sulla dinamica ancora da approfondire e da chiarire“, osserva l’avvocato Alessandra Paolone, la legale dell’assassino.