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venerdì, Luglio 4, 2025
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Omicidio di Giulia Tramontano, si cercano eventuali complici: analisi su decine di oggetti alla ricerca di impronte digitali

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Oggi, in data 19 giugno, i carabinieri della settima sezione “Investigazioni scientifiche” eseguiranno tutti gli accertamenti del caso su una decina di oggetti recuperati nella casa di Giulia Tramontano, la 29enne originaria di Sant’Antimo uccisa la sera del 27 maggio scorso dal compagno Alessandro Impagnatiello con 37 coltellate, di cui due fatali al collo.

Le indagini dei Ris alla ricerca di eventuali complici

I Ris hanno ritenuto opportuno proseguire nelle indagini per capire se Impagnatiello, come da lui sostenuto al momento della confessione dell’omicidio, abbia fatto tutto da solo o se si sia servito di eventuali complici.

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Gli investigatori infatti cercheranno sui reperti altre possibili impronte digitali. Sotto analisi sarebbero tutti oggetti che il 30enne avrebbe utilizzato per uccidere e per provare a sbarazzarsi del corpo della ragazza. Dopo averle inflitto 37 coltellate, ha provato a dare fuoco al corpo una prima volta nella vasca da bagno. Non riuscendoci ha trascinato il cadavere per tre rampe di scale fino alla cantine e al box dove avrebbe provato a darle fuoco una seconda volta. Infine ha deciso di avvolgere il corpo in alcuni sacchi e di nasconderlo tra le sterpaglie a mezzo chilometro di distanza dalla casa in cui è avvenuto l’omicidio.

Decine di reperti analizzati 

Come riportato da La Repubblica, gli esami degli esperti si concentreranno su un rotolo di pellicola trasparente e tre rotoli di sacchi di plastica per la spazzatura. Ma anche su flaconi di ammoniaca, di candeggina, di detersivo e di disgorgante, sostanze di cui il 30enne si sarebbe servito per bruciare il corpo e per pulire la macchie di cenere nella vasca da bagno. Sotto la massima osservazione oggi saranno anche anche una scatola di guanti in lattici aperta dal 30enne e tutti gli altri reperti trovati sul corpo della ragazza, come quattro pezzi di cellophane trasparente e nastro adesivo. Questi accertamenti dattiloscopici potrebbero essere utili per cercare altre informazioni utili all’inchiesta: manca da capire se ci sono stati possibili complici.

 

 

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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