Le istituzione politiche sono preoccupate a causa della nuova guerra scoppiata tra i clan a Torre Annunziata. L’ultimo episodio preoccupante è avvenuto domenica scorsa quando è stato ucciso Francesco Immobile. Il 35enne era nel piazzale davanti la chiesa di Sant’Alfonso, poco distante dalla sua abitazione, dove è stato raggiunto da una serie letale di colpi di arma da fuoco. Immobile sarebbe legato al clan Gallo-Cavalieri.
L’altro preoccupante episodio di sangue è avvenuto sabato scorso alle ore 18 quando è stato colpito al fianco Michele Guarro, un fedelissimo legato al clan Gionta. L’uomo è stato accompagnato in auto dai familiari al Pronto soccorso dell’ospedale di Castellammare.
Guerra di camorra a Torre Annunziata
“La scarcerazione di alcuni personaggi di spicco legati alla criminalità organizzata locale, in un contesto già particolarmente compromesso come quello che vive Torre Annunziata, sta avendo il nefasto effetto di scatenare una guerra tra fazioni rivali per il controllo del territorio. E’ una situazione che ormai non è più sostenibile, per la quale è necessario assumere provvedimenti drastici, prima che possa ulteriormente degenerare. – ha affermato il sindaco Vincenzo Ascione – Riponiamo la massima fiducia nell’operato di Forze dell’ordine e Magistratura affinché vengano al più presto assicurati alla giustizia i responsabili di tali deprecabili azioni“.
“A Torre Annunziata c’è una guerra di camorra. Un nuovo raid armato ad ora di pranzo, davanti a una chiesa. La vittima dell’agguato, un pregiudicato, è morta in ospedale. Torre Annunziata è ostaggio dei clan in guerra tra loro per il predominio degli affari illeciti. È una città morente. In pieno giorno si spara per strada e tutti sono in pericolo di vita. Non c’è più tempo da perdere. Si è fin troppo sottovalutata la situazione. Dobbiamo disarmare Torre Annunziata. Lo Stato deve fare lo Stato”. Queste le parole pronunciate dal senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto.