“Ergastolo era l’unica parola che volevo sentire. Le mamme non ce la fanno più, abbiamo partorito i nostri figli e qualche balordo ce li ha tolti“, ha dichiarato Concetta Napoletano, mamma di Francesco Pio Maimone. Anche l’avvocato della famiglia, Sergio Pisani, ha commentato la sentenza: “È una condanna alla cultura camorristica. Nessuno ci darà Pio ma servirà come segnale per tanti giovani“.
“Nessuna sentenza potrà restituire la vita a un ragazzo di 18 anni ma non possiamo non esprimere soddisfazione per la decisione presa oggi dalla Corte d’Assise di Napoli che ha condannato all’ergastolo il baby boss Francesco Pio Valda per l’omicidio di Francesco Pio Maimone”. A dirlo il consigliere regionale della Lega Severino Nappi.
Valda condannato all’ergastolo per l’omicidio Maimone
La Corte d’Assise di Napoli (prima sezione, presidente Teresa Annunziata) ha condannato all’ergastolo il baby boss Francesco Pio Valda per l’omicidio di Francesco Pio Maimone. Il pizzaiolo 18enne ucciso con un colpo di pistola al petto al culmine di una lite alla quale era estraneo, scoppiata per un paio di scarpe sporcate alla notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 tra gli chalet del lungomare di Napoli. Alla lettura della sentenza c’è stata un’esultanza in aula.
Valda a soli 21 anni è ritenuto dalla Dda al vertice dell’omonimo gruppo camorristico del quartiere Barra: dieci giorni fa gli sono stati inflitti 15 anni e 4 mesi per associazione mafiosa.
Le altre reazioni
Non mancano le reazioni per la condanna all’ergastolo di Francesco Pio Valda. Il presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, don Tonino Palmese parla si esprime così: “Come diciamo sempre in occasione di una sentenza che riguarda l’accertamento della verità giudiziaria circa l’uccisione di una vittima innocente, il giudizio e la pena non restituiscono ai familiari la presenza di un caro, ma sono necessari affinché si riconosca quanto accaduto, un male riversatosi sull’intera comunità umana. Accogliamo – aggiunge – quindi la sentenza di ergastolo per colui che ha ucciso Francesco Pio. In questo giorno siamo ancora di più accanto alla sua famiglia, a mamma Tina, a papà Antonio, alle sue sorelle e ai suoi fratelli, nel comune impegno di memoria, affinché, dal racconto della vita di Francesco Pio, possa sgorgare una realtà diversa, dove nessuno debba mai più soffrire tale dolore“.