venerdì, Agosto 15, 2025
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Omicidio dello zio del ras del clan De Micco, la rivelazione della pentita

L’omicidio Mario Volpicelli è stato ricostruito dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il 53enne fu vittima di un agguato condotto a colpi d’arma da fuoco mentre rientrava a casa a Ponticelli il 30 gennaio 2016.

Insieme all’ex ras oggi pentita Luisa De Stefano, Michele Minichini e Vincenza Maione avrebbero deciso di uccidere Mario Volpicelli per vendicare la morte di Antonio Minichini. Quest’ultimo venne assassinato nel gennaio 2013 da Gennaro Volpicelli, killer del clan De Micco, cognato del boss pentito Vincenzo Sarno e nipote di Mario Volpicelli.

Maione avrebbe consegnato a Michele Minichini e a A.R. la pistola Magnum che avrebbe, a sua volta, ricevuto da Giulio Ceglie. È stata proprio De Stefano a svelare ai magistrati i dettagli dell’omicidio Volpicelli in un verbale del settembre 2024: “Il motivo era che Mario Volpicelli era lo zio di Gennaro Volpicelli, killer del clan De Micco, autore dell’omicidio di Antonio, fratello di Michele Minichini. L’omicidio, infatti, avvenne nella stessa data dell’omicidio di Antonio Minichini ma l’anno dopo. L’omicidio fu deciso da me, Vincenza Maione e Michele Minichini. Ricordo che quest’ultimo desiderava
vendicare la morte di suo fratello e voleva che questo omicidio avesse la priorità rispetto a quelli degli affiliati ai Mazzarella. Mario Volpicelli era una bravissima persona ed un lavoratore
“.

Elicottero in volo su Ponticelli, 7 arresti contro i clan alleati

Stamane la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di 7 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di omicidio doloso aggravato dal metodo mafioso e porto abusivo di armi da fuoco in luogo pubblico. In manette sono finiti Michele Minichini (foto 3), Giuseppe Prisco, Giulio Ceglie, Vincenza Maione (foto 4), Gabriella Onesto (foto 1), Ciro Contini (foto 2), Mariarca Boccia. 

Il provvedimento cautelare compendia gli esiti delle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, con l’ausilio di personale del Commissariato Ponticelli, relativi a tre omicidi, commessi tra il 2016 e il 2018 da affiliati al clan Schisa-Minichini , all’epoca dei fatti operante nel Rione De Gasperi a Ponticelli e alleato con il clan Rinaldi-Reale di San Giovanni a Teduccio.

Le indagini, fondate anche sulle dichiarazioni rese da alcuni pentiti, hanno consentito di documentare come i predetti omicidi siano maturati nell’ambito di una forte contrapposizione venutasi a creare tra il clan Schisa-Minichini ei loro ex alleati del clan Sarno.

Il fratello dei Sarno

Il primo omicidio sul quale le indagini hanno fatto luce è quello di Giovanni Sarno , avvenuto a Ponticelli il 7 marzo 2016. La vittima fu uccisa mentre si trovava all’interno della sua casa con due colpi d’arma da fuoco esplosi da sicari appartenenti al clan Schisa-Minichini, perché fratello di esponenti del clan Sarno che avevano deciso di collaborare con la giustizia.

Il pusher del clan De Micco

Il secondo episodio delittuoso è l’omicidio di Salvatore D’Orsi, avvenuto a Ponticelli il 12 marzo 2018. Il pusher ritenuto vicino al clan De Micco fu colpito da numerosi proiettili sotto la sua casa e morì il giorno dopo in ospedale per le ferite riportate.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.