Conferma di diciassette anni di reclusione. È la richiesta avanzata dalla pubblica accusa nei confronti di Alfredo Galasso per l’omicidio del giovane calciatore Raffaele Perinelli. Il delitto del giovane 21enne, totalmente estraneo a contesti camorristici, fu provocato da un litigio in discoteca. Nell’arringa finale il procuratore generale ha fatto riferimento alla sentenza di primo grado, ritenendola troppo clemente nei confronti del 31enne (difeso dal suo legale, Rocco Spina). Il delitto avvenne a Miano nell’ottobre del 2018: Galasso, reo confesso, dichiarò ai carabinieri di aver agito per vendicarsi per una lite avvenuta pochi giorni prima con Perinelli.
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