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giovedì, Marzo 28, 2024
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Camorrista coinvolto nell’omicidio Siani, la figlia prendeva il Reddito di Cittadinanza

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Camorrista coinvolto nell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, la figlia prendeva il Reddito di Cittadinanza.  Scatta l’inchiesta bis dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e del Comando Carabinieri Ispettorato del Lavoro con la collaborazione dell’Inps. Ad appena 5 mesi dalla prima sessione di accertamenti sul fenomeno dell’indebita percezione del beneficio offerto dal Governo alle famiglie in difficoltà, i Carabinieri partenopei tornano a delineare i contorni di un vuoto in bilancio impressionante. Cifre spaventose che superano quelle di ottobre dello scorso anno.

E’ ancora impresso nella memoria collettiva il numero 2441, quello dei “furbetti” in grado di sottrarre alle casse dello Stato oltre 5 milioni di euro. Continuano, dunque, i controlli capillari a tutela dei tantissimi cittadini onesti che grazie a quel beneficio possono sperare di arrivare alla fine del mese. Un intervento deciso che, come vedremo, non ha scoraggiato chi dell’illecito fa il proprio pane quotidiano.

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5 mesi il range temporale entro cui ci muoveremo, da Novembre 2021 fino ad Aprile 2022. L’approccio, benché descrittivo, sarà più schematico e prenderà in esame la provincia napoletana come una torta divisa in 3 porzioni: Napoli città (comprendendo anche Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida, ndr), comuni della provincia a Nord (area giuglianese compreso litorale, Castello di Cisterna e area a nord del Vesuvio, Maranese, Casoria e comuni limitrofi e area nolana) e sud (vesuviano lungo la costa, area di torre annunziata, torre del greco, Volla, Ercolano, Cercola, penisola sorrentina, castellammare di Stabia e Capri).

IL VIDEO DEL BLITZ CONTRO I FURBETTI DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Le persone che hanno indebitamente percepito il R.d.c sono 1204. 651 posizioni irregolari, 553 persone denunciate per truffa ai danni dello Stato. Quello che salta all’occhio però è l’entità del vuoto generato nei fondi dell’erario che stacca le vecchie cifre di circa un milione e mezzo di euro Perché il conto totale dei “danni” ammonta fino all’ultimo centesimo a 6.557.931,86 di euro. Una cifra incredibile emersa dal controllo di 1167 nuclei familiari e 2300 persone, ancor più straordinaria se consideriamo che i controlli sono limitati agli ultimi 5 mesi.

LA CAMORRA CON IL REDDITO IN TASCA

A Marano non sono solo i numeri a far strabuzzare gli occhi. Tra le persone a cui è stato revocato il reddito c’è anche la figlia di un uomo ritenuto coinvolto nell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani. La donna, secondo quanto accertato, avrebbe ottenuto circa 8500 euro senza alcun titolo.

Tenace l’ex moglie di un uomo ritenuto vicino al clan Nuvoletta. Dopo la prima revoca del beneficio, la donna avrebbe richiesto nuovamente il rdc in un CAF. I carabinieri sono però riusciti a bloccare sul nascere la domanda, prima che l’istituto previdenziale erogasse la mensilità di sussidio.

CLAN LEPRE, ELIA E VIGILIA

Era il 21 marzo e i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli eseguirono una misura cautelare nei confronti di 28 persone. Gestivano una piazza di spaccio nel carcere di Secondigliano. I militari hanno esteso gli accertamenti anche alla loro situazione patrimoniale e tra i parenti di alcuni dei detenuti è emersa anche la percezione indebita del reddito di cittadinanza. Tra i cognomi anche alcune persone imparentate con soggetti legati ai clan Vigilia, Sibillo, Puccinelli, Amodio-Abrunzo. Nella loro domanda non era stata specificata la condizione detentiva del familiare.

A carico di una 36enne ritenuta vicina al clan “Lepre” sono state accertate 3 istanze di richiesta del reddito in un periodo che va dal 2019 fino all’ultimo trimestre del 2021. Due di queste come beneficiaria indiretta, nonostante fosse in stato detentivo.
La donna è stata denunciata e l’inps ha disposto la revoca del beneficio e ha avviato la procedura di recupero delle somme erogate. Siamo su cifre che si attestano sui 30mila euro circa.

Ci ha provato due volte un esponente del clan “Elia”, operante nel “Pallonetto di Santa Lucia” a Napoli e ora ai domiciliari. Nel 2021 ha beneficiato del Rdc e anche in questo caso carabinieri e Inps hanno proceduto come indicato dalla normativa. Questo non lo ha fermato e nel gennaio di questo anno ci ha riprovato con una nuova domanda. Ovviamente in virtù della precedente revoca l’uomo non ha ricevuto altro denaro oltre i 6mila euro già intascati.

Nel quartiere Soccavo i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli hanno scoperto che la sorella di un esponente del clan “Vigilia” ricevesse regolarmente il reddito. E’ stata denunciata e le è stato revocato il sussidio.

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