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Paolo Di Lauro, il 16 settembre 2005 l’arresto del super boss: il crollo di un impero

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Divenne ufficialmente latitante il 23 settembre 2002, e venne poi inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Fu catturato il 16 settembre 2005 dai Carabinieri in un appartamento di via Canonico Cosimo Stornaiuolo 16 a Secondigliano, a poca distanza da via cupa dell’Arco, il “regno” della cosca. Gli investigatori seguirono una donna che fungeva da vivandiera e badante, sulla base di un input acquisito da una fonte confidenziale dagli agenti del SISDE.

Detto Ciruzzo ‘o Milionario negli ambienti malavitosi, fu soprannominato in questo modo da Luigi Giuliano, quando una sera, ad un tavolo di poker, vide vari biglietti di centomila lire cadere dalla tasca di Di Lauro, ed esclamò: «E chi è venuto, Ciruzzo ‘o Milionario?». È considerato a capo del clan Di Lauro di Secondigliano e Scampia, alla periferia nord di Napoli.

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Il pentito svela: così Paolo Di Lauro è diventato Ciruzzo o’ Milionario

Da tutti chiamato Anielluccio ‘o pazzo per la sua crudeltà e spietatezza. Aniello La Monica si può considerare l’anello di congiunzione tra la vecchia camorra degli anni Sessanta e la nuova Camorra, sopratutto è stato un grande nemico di Raffaele Cutolo. La Monica è considerato il padre criminale di Paolo Di Lauro.

Tra corso Secondigliano e dintorni il soprannome di La Monica era ‘il macellaio’ non solo perchè da giovane aveva fatto quel lavoro ma anche perchè era spietato con i nemici tanto da ucciderli e farne a pezzi il cadavere. Pian piano si costruì il suo gruppo di cui facevano parte Paolo Di Lauro, Paolo Micillo, Mimì Silvestri, Raffaele Abbinante, Rosario Pariante, Raffaele Prestieri ed Enrico D’Avanzo.

La Monica non capì che Paolo Di Lauro volesse farlo fuori

Ma La Monica non fece in tempo a capire che Di Lauro, a cui lui aveva affidato il ruolo di cassiere, voleva scansarlo. Aniellucc cercò di uccidere Ciruzzo ‘o milionario ma quest’ultimo sfuggì ad un agguato e capì che era proprio La Monica ad aver organizzato tutto. Così insieme al gruppo di fuoco decide di ammazzare La Monica attirandolo in trappola. Lo fecero scendere da casa ed un’auto lo investì, poi fu sparato. Da quel momento è iniziata l’ascesa criminale di Paolo di Lauro. Lo stesso superpentito Salvatore Tamburrino avrebbe confermato questo delitto:« Paolo Di Lauro ha ucciso Aniello La Monica, l’episodio me l’ha raccontato Marco Di Lauro».

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