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Parco Smeraldo e via Petrarca, le due piazze di spaccio smantellate a Casoria gestite da Lucci e Baratto

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Sono due le piazze di spaccio smantellate a Caosria nell’ultimo blitz, che ha portato all’arresto di 9 persone. La prima nella zona di via Petrarca dove si spacciava cocaina, hashish e marijuana, miscele di anfetamine, ed era gestita da Ciro Sannino e Vittorio Carella. Con loro operavano con le funzione di pusher Giorgio Piscopo, Pasquale Piscopo, Luigi Olita D’Andrea e Salvatore Numeroso. Mentre Ludovico del Prete detto “lucchett” era colui che custodiva lo stupefacente per conto del gruppo.

L’altra piazza di spaccio di cocaina, hashish e marijuana era ubicata nel parco Smeraldo di Casoria ed era gestita da Giovanni Baratto insieme con il suo fedelissimo Ciro Lucci. Con le funzioni di spacciatore invece vi erano Mauro Del vecchio e un minorenne per il quale procede la competente procura.

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L’indagine, coordinata dal pm Salvatore Prisco della Dda di Napoli fa riferimento ad episodi tra gli anni 2020 e 2021. I due gruppi, ma in particolare quello di Ciro Sannino non disdegnava nel minacciare i clienti in ritardo con i pagamenti.

Nelle 170 pagine dell’ordinanza cautelare firmata dal gip Maria Rosaria Aufieri oltre ai numerosi episodi di spaccio si fa riferimento agli scenari in cui sono maturati l’omicidio di Antimo Giarnieri e il tentato omicidio di Salvatore Caso.

I DIECI INDAGATI

1. SANNINO Ciro, nato a Acerra, 33 anni
2. PISCOPO Pasquale, alias “O’Gnocc”, nato ad Acerra, 30 anni
3. PISCOPO Giorgio, nato a Napoli, 34 anni
4. NUMEROSO Salvatore, nato a Napoli, 35 anni
5. D’ANDREA OLITA Luigi, nato a Usofir (Marocco), 26 anni
6. DEL PRETE Ludovico, nato a Napoli, 23 anni
7. CARELLA Vittorio, nato a Acerra, 27 anni
8. DEL VECCHIO Mauro, nato a San Giorgio a Cremano, 27 anni
9. LUCCI Ciro, nato a Napoli, 29 anni
10. BARATTO Giovanni nato a Napoli, 29 anni

Com’è nata l’indagine

Le indagini traggono origine dall’agguato verificatosi a Casoria, in III Traversa di via Castagna, alle ore 21.59 circa, quando un’autovettura Fiat Punto azzurra, con a bordo due persone, dopo aver raggiunto un gruppo di ragazzi, si accostava e ne usciva un uomo, che era seduto al lato passeggero anteriore. Dopo aver estratto una pistola, esplodeva otto colpi d’arma da fuoco, attingendo mortalmente Giarnieri Antimo e ferendo Caso Salvatore. Per questi fatti è stato condannato in primo grado Russo Tommaso, con sentenza emessa dalla Corte di Assise di Napoli. Dalle indagini svolte emergeva che l’omicidio ed il tentativo di omicidio erano collegati a contrasti relativi al predominio sulla piazza di spaccio a Casoria, denominata “Parco Smeraldo”. In particolare, si accertava che la causale dell’agguato era da ricercare nei contrasti avvenuti tra Sannino Ciro, detto “Spauziello” e Lucci Ciro, per la gestione del traffico di stupefacenti sul territorio di Casoria.

Ciro Lucci, benché proveniente dal quartiere di  Secondigliano, dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel marzo 2020, riprendeva a frequentare la zona di Casoria, via Castagna, III traversa, dove è ubicato il “Parco Smeraldo”, ed imponeva il suo controllo su quella piazza di spaccio, instaurando rapporti con DEL VECCHIO Mauro e CASO Salvatore, per la gestione di quell’attività illecita, assumendo al contempo un atteggiamento prepotente e prevaricatore anche nei confronti dei predetti ed un comportamento intimidatorio nei confronti dei ragazzi che erano soliti intrattenersi in quella zona.

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