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venerdì, Marzo 29, 2024
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«Per il mese vi mettete d’accordo», il ras Di Costanzo imponeva il pizzo anche da convalescente

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Riusciva ad imporre il pizzo ai pusher di Ponticelli anche da un letto dove stava trascorrendo la convalescenza. Vincenzo Di Costanzo ‘o gabibb, indicato come elemento organico ai De Martino XX, dopo l’agguato in cui è scampato miracolosamente alla morte (agguato in cui è però rimasto in vita Giulio Fiorentino), continuava a trafficare per il suo clan. A dimostrarlo alcune intercettazioni allegate al decreto di fermo che qualche settimana fa ha decapitato il braccio militare degli XX (leggi qui l’articolo). In una di queste conversazioni verrebbe tirato in ballo proprio l’attuale reggente dei De Martino. Una frase in particolare: «La mensilità….. venite qua, parlate con Totore… vi mettete d’accordo con Totore», inchioderebbe il giovane ras.

L’incontro a casa di Di Costanzo

A citare il ras, parlando con Patrizia Busiello, il 31 marzo scorso è stato Ciro Uccella nell’abitazione dello stesso Di Costanzo che aveva invitato la donna ad andare a casa sua. Una volta giunta in casa la madre di Di Costanzo chiama il figlio e i giovani iniziano a minacciare la donna. Si parla dei 500mila euro che Francesco Romano dovrà versare e poi del fatto che dovrà chiudere la piazza di spaccio “perché amico di certi infami”. Per la Busiello la situazione è diversa: «Allora, voi state aperti…vi dovete mettere d’accordo con noi…avete una chance in più a lui».

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Le parole dei collaboratori di giustizia

Sono stati i collaboratori di giustizia a descrivere la guerra in corso a Ponticelli tra i De Luca Bossa (alleati con i Casella) e i De Martino ‘XX’. Ieri quattro giovani ras di quest’ultimo gruppo sono stati raggiunti da un decreto di fermo firmato dai pubblici ministeri Antonella Fratello e Simona Rossi (leggi qui l’articolo). Proprio nel provvedimento vengono ricostruiti i mesi di guerra. Grazie al contributo dei collaboratori di giustizia che hanno raccontato il ruolo e i profili dei giovani impegnati nelle minacce ai pusher del Rione De Gasperi. Rosario Rolletta, ex voce di dentro prima dei De Micco e poi dei De Martino ha spiegato questa nuova fase della guerra. Il suo ultimo verbale datato 10 marzo è significativo: «Ciro Uccella appartenente al clan De Martino per il quale si occupa di estorsioni. Riconosco Vincenzo Di Costanzo detto ‘o gabibbo il quale è un tuttofare del clan e nello specifico custodisce le armi, vende la droga ed esce per fare gli agguati. Salvatore Cardillo si occupa prevalentemente di estorsioni e di recupero delle armi. Pietro Frutto si occupa di estorsioni e di armi».

Il pentito Rolletta contro i De Martino ‘XX’

Rolletta poi si sofferma sulle minacce e sulle ritorsioni messe in atto ai pusher della zona: «Nel periodo di settembre/ottobre 2020, quando il gruppo De Martino si era già scisso dal cartello per le ragioni che ho già indicato, ci contrapponevamo ai De Luca Bossa-Casella anche nelle estorsioni alle piazze. Nel Rione De Gasperi vi sono due piazze di spaccio di crack gestite rispettivamente da “o’Nippolo”. di cui non conosco il nome e da (….) dalle quali prendevamo la settimana. A prendere le quote dalle piazze erano principalmente Pietro Frutto ed Alessio, nonché il Gabibbo. Ricordo che mandammo a chiamare o’Nippolo appena avvenne la spaccatura e lui non si presentò, motivo per cui Pietro Frutto ed Alessio sottrassero al figlio un’autovettura di colore bianco che venne restituita solo quando il Nippolo e (…) vennero a portarci 3.500 euro, accordandosi per il pagamento di una quota al nostro gruppo. Per un breve periodo queste due piazze di spaccio hanno pagato sia noi che i Minichini-De Luca Bossa-Casella».

Le minacce degli XX alle famiglie dei pusher:«Vi piazziamo una bomba sotto casa»

A sostegno di queste dichiarazioni ci sono poi anche delle intercettazioni che vedono come protagonisti due dei fermati di ieri, Pietro Frutto e Ciro Uccella. Quest’ultimo si rivolge ad una donna e con tono minaccioso le dice:«Dovete fare un’imbasciata al figlio del nippolo che lui qui non deve vendere più nè lui nè la madre, mi devono portare 5mila euro ma non devono fare niente più». Nella conversazione poi interviene Frutto che minaccia la donna di consegnare il denaro, in caso contrario potrebbe posizionare un ordigno presso la loro abitazione asserendo che, nel quartiere, si starebbe sottovalutando la forza degli XX:«Vi stiamo facendo un piacere pure a voi….Sì….”ò Tarali” ha una chance in più perché si è sempre comportato bene, Francesco! Altrimenti stasera vengo, gli metto una bomba fuori la porta e lo faccio saltare in aria! Così….a zia…Voi gli dite queste parole….Sì è messo a vendere l’erba, non è che è venuto qua a dire Ragazzi… Ci stanno sottovalutando un sacco di loro….a zia…Queste cose….lo sapete com’è!».

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