Secondo giorno di protesta a Napoli contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, oltre 200 persone stanno marciando nel centro storico. Il corteo ha raggiunto via Alessandro Poerio e poi raggiunto la sede di Fratelli d’Italia al Corso Umberto dove ci sono stati attimi di tensioni. Cori e slogan contro la premier Meloni e ancora «Lavoro, lavoro» e «Posa i soldi, posa i soldi ladro» e «salario garantito, salario sociale» o “Meloni a testa in giù”.
Il corteo è partito questa mattina da Porta Capuana.
Sono migliaia i napoletani, che non rientrano più tra i beneficiari del sussidio e sono sempre più alti i rischi di disordini sociali in città.
– “Le guerre tra poveri le vincono i ricchi”. È la scritta sullo striscione esposto all’esterno della sede dell’Inps di via de Gasperi, a Napoli, dove lunedi si sono riuniti alcuni percettori del reddito di cittadinanza destinatari dell’sms con il quale è stata comunicata la sospensione del beneficio.
Circa una cinquantina di persone hanno preso parte al presidio organizzato da Potere al Popolo e dal sindacato Usb per manifestare contro lo stop al reddito.