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venerdì, Maggio 10, 2024
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Percettori del reddito in rivolta a Napoli, secondo giorno di proteste: “Meloni a testa in giù”

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Secondo giorno di protesta a Napoli contro l’abolizione del reddito di cittadinanza, oltre 200 persone stanno marciando nel centro storico. Il corteo ha raggiunto via Alessandro Poerio e poi raggiunto la sede di Fratelli d’Italia al Corso Umberto dove ci sono stati attimi di tensioni. Cori e slogan contro la premier Meloni e ancora «Lavoro, lavoro» e «Posa i soldi, posa i soldi ladro» e «salario garantito, salario sociale» o “Meloni a testa in giù”.
Il corteo è partito questa mattina da Porta Capuana.

Sono migliaia i napoletani, che non rientrano più tra i beneficiari del sussidio e sono sempre più alti i rischi di disordini sociali in città.

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– “Le guerre tra poveri le vincono i ricchi”. È la scritta sullo striscione esposto all’esterno della sede dell’Inps di via de Gasperi, a Napoli, dove lunedi si sono riuniti alcuni percettori del reddito di cittadinanza destinatari dell’sms con il quale è stata comunicata la sospensione del beneficio.

Circa una cinquantina di persone hanno preso parte al presidio organizzato da Potere al Popolo e dal sindacato Usb per manifestare contro lo stop al reddito.

Un altro striscione esposto da Potere al Popolo riporta lo slogan: “Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù”. I portavoce di Usb, Unione sindacale di base, spiegano le ragioni del presidio in piazza: “Non siamo disposti ad accettare i ricatti di questo governo. È inaudito che si permettano di liquidare con un messaggio 169mila famiglie in difficoltà e sulla soglia della povertà assoluta. Un governo che fa il leone con i più deboli, mentre diventa agnello con i potenti di questo paese e di questo pianeta”. Potere al Popolo ricorda che “in Campania, i destinati del messaggio sono stati quasi 37mila nuclei, oltre 21mila nella provincia di Napoli. Da agosto, si troveranno senza la loro unica entrata e saranno costretti ad accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche la più sottopagata. Il governo si comporta come un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri, per dare ai ricchi”.

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