Auto incolonnate nel traffico, motorini che sfrecciano a destra e sinistra e qualche goccia di pioggia. Pochi attimi e la rapina è compiuta. Questo quanto avvenuto qualche giorno fa in vico Maglione, una traversa di Corso Secondigliano: protagonista suo malgrado un automobilista bloccato con la sua vettura tra una fila di auto. Era pieno giorno quando l’uomo è stato avvicinato da un uomo che, sotto la minaccia di una pistola puntata alla testa, si è fatto consegnare 300 euro per poi darsi alla fuga. Momenti di paura con la vittima del raid che, impossibilitato a reagire, non ha potuto fare altro che consegnare la somma richiesta al rapinatore.
Subito dopo l’uomo ha presentato denuncia presso il commissariato di Secondigliano e da lì le indagini hanno subito preso un’accelerata. Merito della profonda conoscenza del territorio degli uomini del commissariato (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) e in particolare da quelli della squadra investigativa ed operativa (coordinati dall’ispettore Luca Boccia). Gli agenti, grazie anche alla descrizione fornita dalla vittima e all’ausilio delle telecamere private e di quelle del Comune, sono riusciti a ricostruire il tragitto effettuato dall’autore del raid per guadagnarsi la fuga.
Il blitz degli agenti di Secondigliano nel rione Berlingieri
In pochissimo tempo gli ormai famosi ‘fantasmi’ del commissariato (chiamati così per la loro abilità di mimetizzarsi e di ‘riapparire’ nel momento dell’arresto) sono riusciti a identificare l’uomo scoprendo che è originario del rione Berlingieri e che erano giorni che girava per la città in sella a uno scooter risultato rubato, probabilmente per commettere altre rapine. E così sabato mattina i poliziotti hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento in via Sant’Andrea Avellino, nel ‘cuore’ del rione, sorprendendo l’uomo ancora con l’abbigliamento utilizzato per la rapina e scoprendo la replica in metallo di una pistola Bruni priva del tappo rosso nascosta all’interno della lavastoviglie presente in cucina. Per l’uomo, il 34enne Pier Paolo Bruno, è scattato il fermo di polizia giudiziaria perchè gravemente indiziato dei delitti di rapina aggravata e ricettazione e condotto al carcere di Poggioreale. Nel corso dell’udienza di convalida, svoltasi questa mattina,


