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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Pizzo del clan Mallardo a un imprenditore antiracket a Giugliano, i nomi dei due fermati

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Si è tenuto stamattina, davanti al Gip dott. Coppola del tribunale di Napoli Nord, l’udienza di convalida del fermo per i due soggetti fermati  dai carabinieri di Giugliano accusati di tentata estorsione per conto del clan Mallardo. Si tratta del 42enne Marco Ruggiero (difeso dall’avvocato Luca Gili), di Giugliano, e Giulio De Maria. Si tratterebbe di nuove leve del clan Mallardo. Il primo si è avvalso della facoltà di non rispondere. I due sono accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso

Tempestive sono state le indagini dei carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Andrea Coratza, che hanno sottoposto a fermo i due su decreto emanato dalla DDA di Napoli.

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Il pizzo ad un imprenditore edile

Ruggiero e De Maria sono accusati di aver chiesto soldi ad un imprenditore edile impegnato nei lavori di ristrutturazione di un palazzo a Giugliano. Non avevano però fatto i conti con il coraggio della vittima. L’imprenditore, infatti, aveva aderito ad una campagna antiracket, quindi non ci ha pensato due volte a denunciare l’estorsione subita. Il resto lo hanno fatto i carabinieri della Compagnia di Giugliano, che hanno avviato le indagini ed incastrato i due attraverso pedinamenti e foto. Si attende l’esito della decisione del gip sui fermi.

Il business del racket del clan Mallardo a Giugliano

E’ altissima l’attenzione delle forze dell’ordine sul territorio giuglianese sul fenomeno racket. Il periodo estivo è uno dei tre momenti, insieme a Pasqua e Natale, in cui il clan Mallardo si presenta dalle vittime per riscuotere la tranche di pagamenti delle vessazioni. Diverse le operazioni già eseguite dai carabinieri nel comprensorio giuglianese di estorsori, alcuni dei quali sono stati denunciati dalle vittime. La collaborazione di quest’ultimi è fondamentale per incastrare i responsabili degli episodi estorsivi. Solo poche settimane fa c’è stata la sentenza d’Appello nei confronti del gruppo delle Palazzine, gruppo scissionista del clan Mallardo che per un breve periodo di tempo ha cercato di mettere le mani sul business delle estorsioni nella terza città della Campania. Infatti, da come emerge da precedenti indagini, alcune vittime subivano una doppia richiesta estorsiva. Una dal gruppo storico del clan Mallardo e un’altra dall’ala scissionista.

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