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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Preso il reggente del clan Di Lauro, Vincenzo è ritenuto il mandante di un omicidio

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Vincenzo Di Lauro è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli nella sua abitazione di piazza Zanardelli, roccaforte storica del clan di miez’ all’arc. Ancora una volta a notificargli la misura cautelare, come le altre due precedenti volte, è stato il capitano dei carabinieri Salvatore De Falco. Il secondogenito di Paolo Di Lauro, noto alle cronache con la sigla F2, sarebbe il mandante di uno degli otto omicidi, quello di Luigi Giannino, avvenuti durante la Seconda Faida di Scampia.

L’arresto di Vincenzo rappresenta un duro colpo al clan fondato da Ciruzzo o’ milionario, infatti, secondo gli inquirenti lui è il figlio più operativo del capoclan fondatore, quello con la più grande capacità delinquenziale.

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I PRECEDENTI ARRESTI DI VINCENZO DI LAURO

Non rimase coinvolto nella prima faida di Scampia perché detenuto. Arrestato il 27 marzo 2007 per associazione a delinquere di stampo camorristico e, infine, scarcerato nel gennaio 2015 per fine pena. Dei sedici destinatari delle misure cautelari odierne emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea (sostituto procuratore Lucio Giugliano) gli unici liberi erano proprio Vincenzo Di Lauro e Salvatore Frate, quest’ultimo ritenuto legato ai Girati della Vanella Grassi.

Tra i destinatari delle misure cautelari figurano anche i boss Cesare e Carmine Pagano, Raffaele Amato, oltre a Marco Di Lauro, nome in codice F4, detenuto al 41bis dopo l’eclatante arresto del 2 marzo 2019 a Napoli, dopo oltre 15 anni di latitanza.

LA FIGURA DI F2 SECONDO IL BRACCIO DESTRO DI PAOLO DI LAURO

Il secondogenito di Paolo Di Lauro più volte indicato dai collaboratori di giustizia come la mente finanziaria del clan e, soprattutto, come un personaggio dotato di un enorme carisma criminale. Secondo Maurizio Prestieri, inoltre, a differenza del fratello Cosimo, Vincenzo non preferirebbe risolvere con la violenza, piuttosto, sarebbe incline a trovare una via diplomatica in modo da non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine.

Per questo motivo, spiegò l’ex braccio destro di Ciruzzo ‘o milionario, se al momento della successione il boss avesse scelto come suo erede Enzo piuttosto che Cosimino molto probabilmente la guerra scissionista non sarebbe mai scoppiata.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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