Quattro condanne e una assoluzione eccellente. Si è concluso il processo di primo grado per l’estorsione al cantiere del supermercato Eurospin a Melito. L’inchiesta è quella culminata negli arresti dello scorso anno e culminata con le ordinanze eseguite dai carabinieri della compagnia di Marano, provvedimento (firmato dal gip Linda D’Ancona) che arrestarono i vertici degli Amato-Pagano come il reggente Marco Liguori e i ras Salvatore Chiariello ‘o boxer, Domenico De Mase ‘cap e vacca’, Nicola Schiavone e il numero due del clan Fortunato Murolo (per il quale poi l’ordinanza fu annullata).
I condannati
Chiariello, De Mase e Liguori sono stati tutti condannati an otto anni mentre la sorpresa vera e propria ha riguardato Fortunato che, a dispetto dell’iniziale richiesta di sette anni e dieci mesi, è stato assolto. Murolo era difeso dagli avvocati Luigi Senese e Rocco Maria Spina (alla difesa ha partecipato anche Andrea Di Lorenzo) che hanno letteralmente smontato le accuse a carico del suo assistito. Tra le altre condanne vi è poi quella del collaboratore di giustizia Salvatore Roselli che ha rimediato quattro anni.
Le accuse ai ras
I ras erano imputati per estorsione aggravata dal metodo mafioso e, per l’accusa, avrebbero convocato nella primavera del 2019 l’imprenditore Luigi Vitiello per estorcergli una tangente da 200mila euro, per la realizzazione di un supermercato in via Circumvallazione esterna, dove erano in corso i lavori di costruzione per conto dell’Eurospin. L’imprenditore, successivamente e in seguito ad un incontro con i soggetti in questione, sarebbe riuscito a intavolare una trattativa ottenendo una ‘quota’ minore, di 80mila euro.