PUBBLICITÀ
HomeCronacaDonna picchiata, uccisa e carbonizzata: il killer è il napoletano Raffaele Esposito

Donna picchiata, uccisa e carbonizzata: il killer è il napoletano Raffaele Esposito

PUBBLICITÀ

L’identità del cadavere carbonizzato, rinvenuto a San Donnino lo scorso 10 settembre, appartenente a Vasilica Nicoleta Neata, una prostituta 31enne romena, è stato identificato grazie a un chiodo endomidollare che era le era stato impiantato a seguito di un incidente stradale.

“Ne risultano solo due del genere impiantati in Italia”, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Modena, Giovanni Balboni. La donna sarebbe stata uccisa in un luogo differente da quello del ritrovamento del cadavere, ovvero un luogo isolato e di prostituzione. Gli inquirenti stanno attendendo gli esiti del lavoro della
medicina legale per chiarire come sia stata uccisa la 31enne: si presume soffocata o presa a bastonate.

PUBBLICITÀ

La mancanza degli arti, spiegano gli inquirenti, “è legata alla presenza di animali selvatici in zona, considerando che la salma è rimasta all’aperto per dieci giorni”. Il delitto, infatti, sarebbe risalente al 30 agosto scorso.

È un frammento bruciato di un libro di scuola uno degli elementi decisivi nell’indagine che ha portato i carabinieri di Modena, coordinati dalla Procura della città emiliana, a individuare il presunto omicida di una giovane donna romena, uccisa e data alle fiamme. Una persona pericolosa, assolutamente priva di controllo e di empatia verso le vittime: così la Procura di Modena definisce Raffaele Esposito, il 34enne in carcere. Il comportamento che emerge “è quello di un vero e proprio criminale seriale capace di arrivare sino all’omicidio”, scrivono i pm nella richiesta di custodia cautelare, accolta dal Gip.

L’indizio chiave che ha portato all’arresto dell’uomo Raffaele Esposito è arrivato da un manuale scolastico, trovato tra le ceneri della catasta, che sulla copertina riportava il nome della figliastra dell’indagato. Oltre all’omicidio, Raffaele Esposito sarebbe sospettato anche di altri due casi di violenza a donne: un’aggressione sessuale a una giovane in un garage a Zocca, il 28 agosto, e un possibile tentativo di sequestro di una ragazza straniera a Savignano.

Il corpo carbonizzato della 31enne era stato trovato a San Donnino, in periferia, il 10 settembre. È stato identificato grazie a un chiodo endomidollare che era le era stato impiantato a seguito di un incidente stradale. “Ne risultano solo due del genere impiantati in Italia”, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Modena, Giovanni Balboni. La donna sarebbe stata uccisa in un luogo differente da quello del ritrovamento del cadavere, ovvero un luogo isolato e di prostituzione. Gli inquirenti stanno attendendo gli esiti del lavoro della medicina legale per chiarire come sia stata uccisa la 31enne: si presume soffocata o presa a bastonate. La mancanza degli arti, spiegano gli inquirenti, “è legata alla presenza di animali selvatici in zona, considerando che la salma è rimasta all’aperto per dieci giorni”, il delitto, infatti, sarebbe del 30 agosto.

PUBBLICITÀ