In cambio di soldi e droga ha fornito ai complici informazioni sulle somme contenute nella cassa dell’agenzia di scommesse dove lavorava.
Parte dal basista l’inchiesta sulla rapina da 14mila euro avvenuta lo scorso 1 settembre alla Goldbet di piazza Annunziata, a Castel Volturno, per la quale gli agenti della squadra mobile e del locale commissariato hanno dato esecuzione a 4 provvedimenti di fermo, spiccati dal pubblico ministero Annalisa Imparato della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Rapina da 14mila euro alla Goldbet di Castel Volturno, soldi e droga al basista per avere informazioni: 4 arresti
I fatti avvennero lo scorso 1 settembre. Una banda composta da almeno tre persone entra nella Goldbet con le pistole spianate. Con i volti coperti da caschi integrali si dirigono verso le casse dove si fanno consegnare i contanti presenti in quel momento: 14mila euro.
Una cifra alta, ritenuta inusuale per il tipo di attività. Sul posto intervengono gli agenti del commissariato castellano, guidato dal vicequestore aggiunto Pasquale Lamitella, che avviano le indagini. Vengono sentiti i primi testimoni e acquisite le immagini delle telecamere presenti sia all’interno della sala scommesse sia quelle dislocate nel comune di Castel Volturno.
Dall’analisi delle telecamere, gli agenti stringono il cerchio su un altro componente del commando di tre persone, tutte di età compresa tra i 18 e i 26 anni. Gli agenti del commissariato castellano, con il supporto della sezione antirapina della squadra mobile di Caserta, la cui guida è delegata al commissario capo Gianluca Tuccillo, lo riescono a individuare mentre a bordo di uno scooter, risultato con targa rubata, transita sotto una delle videocamere di sorveglianza comunali. Lo seguono e lo vedono giungere in un parco pubblico in zona Destra Volturno dove ad attenderlo ci sono gli altri due complici.
A bordo di due scooter i tre si dirigono alla sala scommesse e poi fanno ritorno nel parco, dove si cambiano per non destare sospetti. Alcuni abiti sono stati rinvenuti nel corso delle indagini.
I 4 indagati sono stati arrestati, denunciata anche una quinta persona
Il pubblico ministero Annalisa Imparato, sulla scorta delle risultanze investigative raccolte, ha spiccato nei confronti dei 4 indagati un decreto di fermo per rapina a mano armata. Per loro si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Una risposta immediata data a un fatto grave, è stato più volte ribadito nel corso della conferenza stampa.
Durante le perquisizioni, oltre a materiale di interesse investigativo, è stato rintracciato un quinto soggetto, residente a Castel Volturno, che custodiva l’arma utilizzata durante la rapina, una pistola con matricola abrasa. Motivo per il quale è stato arrestato in flagranza per detenzione di arma clandestina e si trova tuttora ai domiciliari.
A casa di uno dei fermati, inoltre, sono state trovate diverse dosi di cocaina e crack. Motivo per cui è stato denunciato in stato di libertà.

