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Regionali, ostacoli in casa per Porcelli: dopo Sarnataro, dovrà fare i conti anche con Chianese

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Quello che sembrava un percorso netto nella città che nel 2020 gli aveva riservato un plebiscito di voti potrebbe complicarsi improvvisamente a causa di due ostacoli ingombranti incontrati lungo il cammino.

Giovanni Porcelli, consigliere regionale uscente, cerca la riconferma partendo dalla sua Mugnano, che però non sarà sgombra da pericoli come cinque anni fa, quando l’ex sindaco arrivò a raccogliere ben 3.800 preferenze.

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Il primo a mettersi di traverso è stato il suo successore: il sindaco Luigi Sarnataro ha infatti deciso di sostenere apertamente la candidatura dell’ex collega Giorgio Zinno, tra i papabili del Partito Democratico.

“Zinno ha fatto molto bene a San Giorgio a Cremano – aveva dichiarato ai microfoni di InterNapoli.it la fascia tricolore – chi ha fatto il sindaco per tanti anni ha una marcia in più dal punto di vista amministrativo e maggiori competenze”.

Sarnataro non si era limitato a spiegare il motivo del sostegno a un candidato diverso da Porcelli ma, seppur indirettamente, aveva ‘scaricato la colpa’ sulla Regione per il notevole incremento edilizio verificatosi a Mugnano negli ultimi anni.

“La legge regionale che premia gli abbattimenti e le ricostruzioni fa sì che una città come Mugnano, più appetibile per i servizi e per la vicinanza a Napoli, diventi appetibilissima – spiegò Sarnataro –. Bisogna fare attenzione a queste elezioni perché è la Regione che determina la pianificazione del territorio. Se si disincentiva il Piano Casa a monte, i Comuni dovranno sottostare alla legge”.

Se non è un’accusa diretta a chi, come Porcelli, deluchiano di ferro, è stato nella stanza dei bottoni regionali negli ultimi cinque anni (dieci, se si somma il quinquennio alla presidenza di Soresa e Arpac), è quantomeno una chiara evidenza che i rapporti tra i due sono ormai ai minimi storici.

Come già accaduto nel 2015, tra i due litiganti a sorpresa si è inserito Giovanni Chianese. L’ex consigliere regionale, dopo aver lasciato l’incarico di commissario cittadino del Partito Democratico a Taranto, era sparito dai radar. Proprio in zona Cesarini, però, è tornato in scena: il suo nome è presente nella lista A Testa Alta, la stessa di Giovanni Porcelli, che di certo non avrà visto di buon occhio la candidatura di Chianese nella sua stessa compagine.

Porcelli dovrà dunque guardarsi le spalle dagli ormai ex alleati che, in via diretta (Chianese) o indiretta (Sarnataro per Zinno), sono già in moto per intercettare quei voti del centrosinistra che, in una situazione di ‘pace’, sarebbero quasi certamente confluiti sul consigliere regionale uscente, ora chiamato agli straordinari per conservare lo scranno nell’Assise regionale.

Siamo solo all’inizio di una campagna elettorale che ha ufficialmente interrotto la quiete politica che aveva caratterizzato Mugnano negli ultimi cinque anni.

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