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venerdì, Aprile 19, 2024
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Riorganizzazione del personale comunale a Villaricca, il Tar boccia il piano dell’ex giunta

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Il piano di riorganizzazione approvato dalla giunta dall’ex sindaco Rosaria Punzo è stato dichiarato illegittimo dal Tar della Campania. Secondo i magistrati amministrativi non sono stati acquisiti i pareri richiesti dal regolamento organico, cioè quelli dei responsabili dei servizi e della conferenza dei responsabili dei settori del Comune di Villaricca.

Dunque il sindaco e gli assessori non potevano modificare o sopprimere i settori dell’ente comunale e, dunque, non potevano conferire nuovi incarichi. Quindi lo scorso settembre il tribunale amministrativo regionale ha annullato le due delibere approvate nel 2018 che disponevano: la rideterminazione della dotazione organica e il piano di assegnazione del personale. Il ricorso al Tar è stato presentato dall’ex caposettore degli Servizi Sociali Teresa Tommasiello.

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“Dipendenti comunali e parentele col clan”, così la camorra ha controllato il Comune di Villaricca

Il clan Ferrara-Cacciapuoti è riuscito a condizionare la macchina comunale grazie alle parentele dirette con alcuni dipendenti (leggi l’approfondimento). Questo il dettaglio svelato dalla Commissione d’Indagine che ha condotto diversi controlli e verifiche anche sui dipendenti comunali del Comune di Villaricca, infatti, sono stati accertati rapporti di parentela e frequentazioni con elementi del clan locale. Anche questi elementi hanno portato allo scioglimento dell’ente per infiltrazioni camorristiche (leggi l’approfondimento).

Al momento l’ente villaricchese può contare su 58 unità ma la pianta organica comunale non prevede figure dirigenziali. Quindi a capo dei 5 settori comunali sono preposti, con un apposito decreto del sindaco, i titolari Responsabili di Posizioni Organizzative. L’Arma dei Carabinieri ha fornito utili elementi informativi sul personale dipendente che evidenziano i collegamenti con la criminalità organizzata.

LA MACCHINA COMUNALE HA FAVORITO I CLAN

Complessivamente la Commissione d’Indagine ha rilevato l’inconsistenza, l’insufficienza e la fragilità dell’apparato burocratico. La macchina comunale si è mostrata permeabile alle illecite ingerenze, compromissioni e condizionamenti esterni che hanno favorito i  soggetti collegati ai vertici del clan del territorio. Riscontrata anche la strumentale inerzia degli uffici comunali che non hanno messo in campo le obbligatorie istruttorie antimafia.

Anche nell’ultima relazione della Dia viene sottolineata l’ingerenza della camorra: “Il comune di Villaricca vede la atavica presenza del clan FERRARA-CACCIAPUOTI il cui capoclan risulta attualmente libero e che nel corso degli anni hanno cementato rapporti ancora in essere con i clan Nuvoletta e Polverino ma anche con il clan Mallardo. Al riguardo il 12 maggio 2021 è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare a carico di due donne imparentate con un affiliato del sodalizio. L’ipotesi di infiltrazioni della camorra nella gestione del Comune di Villaricca ha portato il Prefetto di Napoli a nominare il 28 dicembre 2020 una commissione d’accesso agli atti il cui termine è stato prorogato il 28 marzo 2021 per successivi tre mesi e le cui risultanze hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale per la durata di 18 mesi con la nomina di una Commissione prefettizia insediata il 9 agosto 2021″. 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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