Si è spento il grande amore tra Napoli e Victor Osimhen. Dopo una lunga estate di tensioni e aspettative disattese, il calciatore nigeriano ha lasciato la città a inizio settembre, approdando al Galatasaray in prestito. Ma è sui vicoli di San Gregorio Armeno, celebre per le sue botteghe artigiane e statuine da presepe, che si riflette visibilmente il cambiamento di sentimento nei confronti dell’ex attaccante azzurro. Qui, tra i banchetti che espongono miniature di personaggi storici e figure della tradizione partenopea, è in corso una vera e propria svendita delle statuine dedicate a Osimhen.
Statuine scontate di Osimhen
Gli artigiani del presepe, sempre attenti ai volti più amati e rappresentativi della città, non hanno tardato ad aggiornare la loro offerta. L’oggettistica dedicata al numero 9, che fino a pochi mesi fa era tra le più richieste, è ora soggetta a ribassi. Un chiaro segnale che testimonia il calo di popolarità del calciatore tra i tifosi partenopei, delusi non solo dalle vicende di mercato, ma anche dal comportamento di Osimhen negli ultimi mesi. Una rottura che si è consumata gradualmente, culminando con l’addio al Napoli dopo che la cessione attesa e preparata per tutta l’estate non si è concretizzata come club e entourage del calciatore avevano previsto.
Osimhen, che già nelle ultime fasi del campionato passato aveva vissuto da separato in casa, era stato messo ai margini dei piani tecnici del nuovo allenatore Antonio Conte. Nonostante le speranze di un trasferimento estivo, il calciatore ha vissuto il ritiro pre-campionato in disparte, lontano dai riflettori e dalla squadra. La sua situazione è peggiorata ulteriormente quando, dopo la fine del mercato, si è concretizzato il prestito al Galatasaray, segnando di fatto l’addio, almeno temporaneo, a Napoli.
Tra i tifosi partenopei, il malumore nei confronti di Osimhen era iniziato già alla fine dello scorso campionato, quando si era ormai diffusa la notizia del suo imminente addio. A peggiorare la situazione è stata una stagione disastrosa per il Napoli, che ha chiuso al decimo posto appena un anno dopo la storica vittoria dello Scudetto. Molti tifosi hanno attribuito proprio a Osimhen parte delle responsabilità per il tracollo, accusandolo di scarso impegno e attaccamento alla maglia.
Il risentimento verso il calciatore si riflette anche nelle parole di chi frequenta le bancarelle di San Gregorio Armeno, dove alcuni artigiani parlano apertamente di un “comportamento poco professionale” da parte del campione nigeriano. Quella che era stata una delle figure più amate e osannate della squadra, si è così trasformata nel simbolo di una stagione complicata e di un rapporto con la piazza che si è deteriorato rapidamente.
Le statuine di Osimhen, un tempo tra le più vendute e apprezzate, ora vengono offerte a prezzo scontato, come a segnare il passaggio da eroe a ex. A Napoli, dove il calcio è più di una semplice passione, anche i sentimenti verso i propri beniamini possono mutare rapidamente. E così, tra un ribasso e l’altro, il ricordo di Osimhen sembra svanire, lasciando spazio a nuove speranze e nuovi volti da celebrare.