Oltre due secoli di carcere. Questa la decisione del gip Discepolo per i boss e i ras della mala di Napoli est inquadrati nei gruppi Minichini, Casella, Rinaldi e De Luca Bossa. Non sono mancate però le sorprese come le condanne al ribasso per alcuni esponenti della mala orientale nonostante il quadro probatorio presentato dalla Procura.
Tra i vertici dei gruppi spiccano le condanne a tre anni e dieci mesi per Luigi Austero, 17 anni per Nicola Aulisio, 5 anni Roberto Boccardi, 11 anni Michele Damiano, 3 anni Maria D’Amico, 3 anni e dieci mesi per Umberto De Luca Bossa, 10 anni per Antonella De Stefano, 9 anni Ciro Esposito, 4 anni e due mesi per Immacolata Fallace, tre anni Mariarca Gala, 2 anni e otto mesi per Youssef Hathroubi, 19 anni Vincenza Maione, 10 anni Maria Lazzaro, 4 anni Michele Minichini, 19 anni Gabriella Onesto e 18 anni per Giuseppe Righetto. Tra le sorprese si segnalano i 3 anni e quattro mesi per Gilda Musella e i 2 anni e due mesi per Martina Minichini (che rischiava cinque anni).
Tutto merito dei loro legali, per la Musella il tandem formato dagli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono mentre per la Minichini il solo Perone. Bene anche Vittorio Folliero che, difeso dall’avvocato Mario Pelliccio, ha ottenuto una condanna soft a soli cinque anni e sei mesi. Gli imputati, arrestati nel blitz dell’ottobre dello scorso anno, erano gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e di numerosi episodi di detenzione illecita di stupefacenti, aggravati dal metodo mafioso, a vario titolo legate al cartello camorristico.