Questa mattina i lavoratori della GLS iscritti al sindacato Sol Cobas, trasportatori e facchini, hanno trovato una brutta sorpresa ai cancelli d’ingresso. Gli è stato vietato l’accesso al luogo di lavoro tramite una lista lasciata in portineria “perché iscritti al sindacato”.
Sciopero degli operai della GLS di Napoli, la protesta contro lavoro in nero e contratti sottopagati
Questi lavoratori che sono in stato di agitazione sindacale dal 7 ottobre per vedersi riconosciuti i diritti basilari che prevede il loro contratto nazionale di lavoro, sono stati più volte ricevute dal Prefetto di Napoli in un confronto con i titolari delle aziende per le quali prestano servizio, ad oggi tutti gli accordi stabiliti in sede prefettizia non sono stati rispettati.
Le pressioni antisindacali che stanno ponendo i titolari delle aziende, ha portato a negare oggi l’accesso alle postazioni di lavoro a tutti i lavoratori coinvolti nelle proteste.
“Noi vogliamo lavorare”, “Noi vogliamo i nostri diritti” e “Mai più lavoro in nero” tra gli slogan più intonati dai lavoratori nel corso della protesta.
