Le indagini che hanno portato ai 53 arresti di persone organiche o orbitanti agli Scissionisti svelano anche passagi di potere all’interno del clan egemone a Mugnano e Melito.
In particolare la successione di Vincenzo Nappi, reggente per conto degli Amato-Pagano a Melito fino al 23 gennaio 2023. Erano da poco passate le 14 quando il ras morì sotto una pioggia di proiettili mentre era a pranzo in una nota trattoria della città insieme ad altre persone, che si dileguarono prima dell’arrivo dei carabinieri.
Per le forze dell’ordini non vi furono dubbi: non era in atto alcuna guerra per il controllo del territorio ma semplicemente un avvicendamento voluto dai vertici della cosca camorristico. Un regolamento di conti tutto interno al clan che, stando a quanto raccolto dagli inquirenti, portò al comando della fazione melitese Enrico Bocchetti, genero di Rosaria Pagano e conosciuto negli ambienti malavitosi con l’appellativo di ‘Benzema’.
Dell’omicidio ne parla indirettamente Luciano De Luca, uomo di punta del clan nel campo delle estorsioni, nel corso di una conversazione con sua madre Concetta Sanguinetti, arrestata nel corso dell’ultimo blitz.
“Ora Babbo mò sono io”, riferisce De Luca a sua madre la frase che Bocchetti gli avrebbe detto con riferimento implicito all’assassinio di Nappi. De Luca riferisce anche cosa avrebbe aggiunto Benzema in merito a De Luca ritenuto vicinissimo al ‘Pittore’: “Vita mia, ti voleva far secutare quella mattina ha detto che eri di più. Andava ad impazzire con te quindici giorni prima, in quindici giorni non si è capito niente più”.
Alla luce di quanto evidenziato dagli inquirenti, Bocchetti riuscì a convincere De Luca che Nappi avrebbe voluto farlo fuori dalla fazione melitese, ma che con la morte dell’ex ras e ‘l’incoronazione di Benzema, le cose sarebbero restate immutate.