Oggi Vincenzo De Luca ha parlato delle possibili restrizioni da attuare in Campania in vista dell’aumento dei contagi. Il presidente della Regione ha risposto alle domande dei giornalisti a margine del Consiglio, soffermandosi sulla recente decisione del Tar: “Ha concesso una sospensiva rispetto alla richiesta del Governo. Ha fissato per febbraio la discussione in collegio. Per allora sarà cambiato il mondo“.
“I due punti forti su cui si è basta la richiesta di sospensiva del Governo sono questi: la Campania non è in zona rossa e il Governo nei suoi decreti ha messo in campo le misure necessarie per contenere il Covid. Per quanto riguarda la prima osservazione dico che una Regione non è obbligata di aspettare di arrivare in zona rossa, alla drammatizzazione del contagio, per prendere misure preventive. Noi abbiamo una linea diversa: le decisioni vanno prese prima che esploda il problema“, ha aggiunto De Luca.
LE MISURE DEL GOVERNO SULLE SCUOLE
Per quanto riguarda le misure del Governo De Luca ha dichiarato: “Mi sembrano tutte virtuali e inattuabili, a cominciare dai tracciamenti e dalle garanzie da dare ai presidi e alle famiglie. Allora lo voglio ribadire: siamo tutti per la scuola in presenza ma non tutti condividiamo la necessità di parlare un linguaggio di verità per partire dalla realtà e per tutelare la salute dei nostri bambini. Adesso si è aperto tutto“.
“Oggi avremo bambini senza mascherine perché le Ffp2 non sono arrivate e mi dicono che sono costretti a stare in classe con le porte aperte. Ricordo che come ha detto in maniera limpida e fluente il professore Brusaferro il Covid non è una banalità – ha aggiunto – però può fare piacere anche la Campania da oggi può dire che va tutto bene, che è tutto aperto, che il Covid è un raffreddore e se volete posso anche giurarvi di aver visto il presidente Draghi camminare sulle acque del Tevere“.