Il potere criminale dei Cancello-Cifariello non è piovuto dall’alto ma è frutto di una serie di accordi e di concessioni tra i clan dell’area nord. La ‘fotografia’ della situazione criminale ‘sul campo’ è quella fatta agli inquirenti da Raffaele Paone, collaboratore di giustizia da qualche mese ed ex colonnello della fazione Grimaldi della Vanella Grassi.
“Sei libero di fare ciò che vuoi”, l’autorizzazione della Vanella ai Cancello
In un verbale di qualche mese fa ‘Rafaniello’ ha avanzato sospetti sui Cancello spiegando che la loro ascesa non è vista di buon occhio da una parte del clan della Vanella Grassi nonostante l’ok dato dai capi alla loro ascesa: ”Da quello che so Elia Cancello è suo fratello Maurizio si erano resi autori dell’omicidio di…. in quanto circa 20 giorni prima dell’omicidio quest’ultimo aveva avuto una discussione con Elia (che il quel momento era latitante) e con suo nipote Moreno (infatti noi cercavamo Moreno per ucciderlo). Noi eravamo convinti che potevano essere stati solo loro, in quanto le due famiglie non si potevano vedere. Fino al 2016 Elia è stato uno dei responsabili degli Amato-Pagano, poi ci fu una fibrillazione con Pierino Caiazza (‘O Fraulese) ed Elia fu messo da parte. Negli anni successivi, la Vanella ha spostato i sospetti su noi della famiglia Grimaldi, ed in particolare su mio cugino Vincenzo Grimaldi delto Bombolone, quando noi anzi avevamo buoni rapporti con….., che consideravamo il migliore tra i fratelli e quindi non avevamo nessun motivo per ucciderlo. Questa convinzione, che ad uccidere….. sia stato il Grimaldi o qualcuno per lui, è ad esempio dello stesso Gaetano Angrisano”.
E poi ancora: “Proprio perché Elia e i suoi non sono più sospettati dalla Vanella di aver commesso l’omicidio in questione, so che quando Elia è uscito dal carcere (2021) si è seduto a tavola con Gaetano Angrisano, il quale gli ha detto che, all’interno del Lotto G – dove Elia abita – è libero di fare quello che vuole (tranne aprire piazze, in quanto non ci sono piazze nel Lotto G). Oggi quindi (intendo dire fino alle ultime informazioni che ho prima della collaborazione) il rapporto tra loro è buono. So che Alessio Angrisano – che tra l’altro sta “pagando” un reato su denuncia della famiglia di Elia – è molto deluso del comportamento del fratello Gaetano. Io continuo ad essere convinto che è stata la famiglia di Elia ad uccidere……, ma è solo un sospetto”.