13.3 C
Napoli
mercoledì, Aprile 16, 2025
PUBBLICITÀ

Sgominati i clan Troncone e Frizziero, in manette 21 tra boss e affiliati

PUBBLICITÀ

Sgominati i clan Troncone e Frizziero, in manette 21 tra boss e affiliati. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, a carico di 24 persone (15 destinatari di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 3 di misure interdittivedell’attività imprenditoriale).

Gli indagati sono gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, riconducibili ai clan Troncone e Frizziero, rispettivamente operanti nei quartieri napoletani di Fuorigrotta e Chiaia (zona Torretta) e dedite al traffico organizzato di droga, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando di T.L.E.

PUBBLICITÀ

I nomi degli arrestati del clan Troncone e Frizziero

Applica la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di: TRONCONE Vitale; TRONCONE Giuseppe; TRONCONE Luigi; GUERRA VALERIO Andrea; STEFANINO Gaetano; CAMPOPIANO Marco; DE MONTE Antonio, FRIZZIERO Fausto, FRIZZIERO Francesco, FRIZZIERO Mariano, FRIZZIERO Salvatore, MASTROIANNI Armando,

Applica la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti di: DIVANO Benito, ROMANO Enzo, SCALA Giuseppe Marco, GRIECO Carlo, MILANO Simona.

La camorra dell’area occidentale

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno documentato la piena operatività dei due clan nei quartieri occidentali.
Sono stati ricostruiti numerosi episodi estorsivi, non solo nei confronti di esercizi pubblici ma anche nei riguardi di persone dedite allo svolgimento di attività illecite (spaccio di sostanze stupefacenti , contrabbando di tabacchi lavorati esteri e parcheggiatori abusivi). Le indagini hanno documentato il versamento, con cadenza settimanale, di somme di denaro a titolo di “controprestazione” per l’esercizio delle relative attività illecite sul territorio.

Gli affari sulle barche a Nisida

Nel corso delle indagini, svolte tra il 2020 e il 2023, è stato anche dimostrato da parte del clan “Troncone” il reimpiego dei proventi delle attività di contrabbando e di spaccio di sostanze stupefacenti nell’acquisto di natanti, questi ultimi intestati fittiziamente e poi noleggiati attraverso una società di Nisida.

Per i natanti il GIP di Napoli ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, disponendo altresì il divieto di esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti della titolare della società e del marito, che aveva agito quale intermediario.

Le indagini svolte hanno consentito di accertare anche l’ingresso occulto e l’utilizzo di telefoni cellulari in alcune strutture detentive, a mezzo dei quali i vertici dei clan avrebbero impartito disposizioni per la gestione degli affari illeciti.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Alle 12 scatta l’allerta meteo: a preoccupare non è la pioggia

Non giungono buone notizie dalle Previsioni meteo per le prossime ore. La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato...

Nella stessa categoria

PUBBLICITÀ