Sarebbe stata chiarita la dinamica che ha portato al ferimento del 24enne Umberto Magrelli. A sparare sarebbe stato l’ ex fidanzato della sorella, Salvatore Carandente, 20 anni, giunto a bordo di uno scooter guidato da un complice non ancora identificato. Magrelli è stato colpito da due colpi di mitra all’angolo tra via Campegna e via Cattolica poco dopo le 19 avanti al bar-ristorante gestito dal padre nel quartiere Fuorigrotta. Poco tempo prima del raid armato però, Carandente (che durante la fuga ha esploso accidentalmente un colpo di mitra, ferendosi ad una gamba) era stato aggredito da Magrelli e da suo padre, che non vedevano di buon occhio la relazione tra il 20enne e la sorella di Umberto.
Così, per vendicarsi, Carandente, con l’ausilio di un complice ha fatto ritorno sul luogo dell’aggressione ed ha esploso due colpi di mitra che hanno ferito Umberto Magrelli, mentre il padre della vittima è rimasto illeso. Umberto Magrelli è stato colpito al fianco ed a una natica ma dopo essere stato operato all’ospedale San Paolo, non è in pericolo di vita.
L’arma utilizzata per il raid non è ancora stata trovata, mentre il codice di Carandente è stato identificato ma non ancora bloccato.
