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martedì, Aprile 16, 2024
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Sparatoria a Sant’Anastasia, parla l’eroe Filippo: “Così ho salvato la famiglia, i miracoli esistono”

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Si chiama Filippo Di Pascale l’uomo che con il suo gesto eroico ha soccorso la piccola Assunta, la bambina di 10 anni ferita alla testa durante una sparatoria accaduta a Sant’Anastasia. Filippo Di Pascale si trovava al bar Italia, in piazza Cattaneo, dove stava festeggiando il compleanno di una dei suoi quattro figli, quando ha udito un forte frastuono all’esterno. Quei rumori erano i colpi esplosi dai mitra e pistole di due ragazzi, di 19 e 17 anni, poi arrestati dai carabinieri poco dopo.

La testimonianza di Filippo

A un certo punto ho sentito una raffica di colpi, mi sono guardato in giro e ho visto una bambina che perdeva sangue dalla testa, con padre e madre, feriti anche loro, che tentavano di soccorrerla”, ha detto Filippo, anche lui di Sant’Anastasia. “Ho visto gente che urlava e piangeva e il papà della piccola che tentava di portarla all’auto. Non ho avuto esitazioni, gli ho detto di darmi le chiavi, mi sono messo alla guida e abbiamo iniziato la corsa verso il Santobono. Erano tutti e tre coscienti, impauriti, terrorizzati. Poi ho visto la bimba entrare al pronto soccorso camminando. Allora ho pensato che i miracoli esistono. Non ho dormito questa notte, sono talmente scioccato che credo non dormirò per molto tempo“, racconta l’eroe che senza indugi ha velocemente offerto il proprio aiuto alla famiglia.

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“Sono padre di quattro figli, quando ho visto la bambina ferita ho subito pensato di soccorrerla con la famiglia e portarla in ospedale. Pregavo che arrivassimo in tempo al pronto soccorso del Santobono. Non potevo non soccorrerla poteva essere mia figlia. Mi chiedo il perchè di questo gesto e spero che prima o poi le cose cambino e non accadano più”, prosegue poi ancora provato dall’accaduto.

Il movente della sparatoria consumatasi a Sant’Anastasia

La famiglia al momento della sparatoria si trovava fuori dalla pasticceria Altamura, a Sant’Anastasia, a gustare un gelato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i responsabili dell’accaduto sarebbero due ragazzi, Emanuele Civita, di 19 anni, ed un diciassettenne. I due sono stati identificati grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona. Il movente sarebbe stato un atto vendicativo nei confronti dei gestori del chiosco situato di fronte alla gelateria dove si trovava la famiglia rimasta ferita. I due erano stati cacciati per aver litigato con altri ragazzi, e per vendicare quello che per loro era stato un affronto, hanno iniziato a sparare nella piazza.

Le condizioni della bambina e la famiglia ferita

Attualmente la piccola di 10 anni di Sant’Anastasia è all’ospedale pediatrico Santobono, ma non è più in pericolo di vita. La piccola Assunta, colpita allo zigomo, è stata sottoposta a due interventi chirurgici per l’estrazione dell’ogiva.

Il padre di 43 anni e la madre di 35 sono stati ricoverati all’ospedale Cardarelli di Napoli, lei per aver riportato una ferita superficiale della parete anteriore dell’addome, e lui ferito ad una mano.

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