Domenica, tarda serata. Fa caldo, la serata è piacevole. C’è molta gente in giro. A pochi passi dal mare, i locali sono pieni. Ristoranti, drink bar, caffè, il lungomare funziona eccome. Tra i vicoli che si snodano a ridosso del lungomare e risalgono i quartieri, su per la collina, i palazzi nascondono i difetti della città. Tra i più fastidiosi ma facilmente debellabili ci sono i parcheggiatori abusivi. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, proprio alcuni parcheggiatori abusivi abituali di via Chiatamone sarebbero coinvolti nei fatti accaduti domenica notte. Fatti che hanno compreso spari, fuggi fuggi e terrore. Un uomo, parcheggiato il suo motorino nei pressi delle scalette di via Chiatamone, si sarebbe diretto sul Lungomare. Poi, il suono di un antifurto. Quello del suo motorino. Risaliti i gradoni a due a due, l’uomo si è accorto che era troppo tardi: rubato.
Il video de La Repubblica: i commenti agli spari di via Chiatamone
Prima le minacce, poi gli spari
L’uomo ha cominciato a gridare e inveire verso i parcheggiatori abusivi. Prima di andar via, li ha minacciati. Alcune testimonianze sembrano combaciare perfettamente con questa ricostruzione. Sarebbe proprio per questo motivo che gli inquirenti stanno cercando i parcheggiatori abusivi habitué della zona di via Chiatamone. L’uomo ha, poi, dato seguito alle minacce: è tornato sul posto, armato. Ed ha sparato (ve l’abbia raccontato qui). Sull’accaduto è intervenuto anche il sindaco Luigi De Magistris: «Quanto accaduto è gravissimo. Questa città che è sempre più città di vita, cultura e non violenza, non può assolutamente accettare azioni di prepotenza da parte di pochi. Queste persone sono una vergogna e tutto sono tranne che napoletani». Al suono degli spari, qualcuno ha gridato all’attacco terroristico. Si è scatenato il panico. La folla impazzita ha travolto qualsiasi cosa. Molti esercizi commerciali hanno subito seri danni.
Intanto, dopo gli spari di domenica sera, si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza. «Si è proceduto a una verifica dei dispositivi di controllo già attuati nell’area, con l’impiego delle forze dell’ordine e della polizia municipale, che saranno ulteriormente rinforzati. Si tratta di intensificare le attività di controllo del territorio soprattutto per quanto attiene il controllo della viabilità, in modo da realizzare quella ‘combinazione degli effetti’ che è uno dei fattori chiave dell’innalzamento del livello di efficacia della prevenzione ad ampio spettro». Intanto, le indagini procedono senza sosta. Si acquisiscono filmati, si ascoltano le testimonianze. i giornalisti fanno la loro parte. La paura è ancora tanta. Ma sta scemando.