Oggi, sabato 27 luglio, la Polizia di Stato ha arrestato un ragazzino di 16 anni, fortemente sospettato dei reati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma comune da sparo. Tutti reati aggravati anche dalle modalità mafiose.
Tale provvedimento arriva come esito delle indagini in merito al ferimento a colpi d’arma da fuoco di un altro minorenne, avvenuto lo scorso 26 giugno.
In quell’occasione, a seguito di una lite scaturita da futili motivi nella centrale piazza Carità, l’indagato avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco verso le vittima. L’avrebbe quindi ferito, provocandogli gravi lesioni al bacino ed agli arti inferiori, tali da comportare il ricovero in prognosi riservata.
L’evento è da ricondurre ad un dissidio tra giovani appartenenti allo stesso contesto criminale. Infatti, entrambi sono da considerarsi contigui alla famiglia criminale dei Mazzanti. Clan erede dell’estinto Terracciano-Equabile dominante dagli anni ‘90 agli inizi 2000 nella porzione di quartiere denominata le chianche. Cioè i vicoli a ridosso di piazza Carità che si estendono fino a via Pasquale Scura.
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Oggi in tarda mattina un 17enne è stato ferito a colpi d’arma da fuoco in via San Liborio, a poca distanza da piazza Carità. Come riporta il Roma in anteprima. Il minorenne incensurato ha riferito che intorno a mezzogiorno mentre camminava da solo è stato avvicinato da 2 giovani in sella a uno scooter: uno lo ha minacciato con una pistola per farsi consegnare cellulare e soldi. Al rifiuto della vittima, sono partiti tre colpi di pistola: uno al gluteo, uno alla gamba e uno al polpaccio sinistro.
Il minorenne è ricoverato all’ospedale dei Pellegrini, non in pericolo di vita. La polizia sta vagliando il racconto del ferito e acquisendo le immagini della videosorveglianza della zona