I medici avavano scambiato un tumore ai polmoni per una banale lombalgia, magari se fosse stato preso in tempo Stella si sarebbe potuta salvare o quantomeno avere cure idonee a quello che era il male che l’affliggeva. E’ il pensiero dei figli di Stella Alaimo Franco, la 61enne morta lo scorso 30 marzo. Monica e Andrea hanno presentato formale denuncia ipotizzando il reato di omicidio colposo a carico di 3 medici dell’Ospedale di Treviglio (Bergamo).
I fatti risalgono allo scorso dicembre, quando Stella si presentò al pronto soccorso di Treviglio con un forte dolore a una gamba, venendo subito dimessa con la diagnosi di lombalgia e nessun giorno di prognosi.
“Ci hanno detto che se fosse stata fatta in tempo la diagnosi esatta le cose sarebbero potute andare diversamente. Sarebbe bastata anche solo qualche settimana prima di quanto poi effettivamente accaduto – spiegano i figli della 61enne al Corriere della Sera – Come ci era stato detto dall’equipe che l’aveva in cura a Milano, se quel tipo di tumore fosse stato diagnosticato per tempo avrebbe potuto essere curato e il ritardo della diagnosi errata dei medici di Treviglio ha causato gravi conseguenze, dal momento che la malattia era avanzata in modo irreversibile”
I figli di Stella: “Nessuno deve perdere un genitore in questo modo”
“Perché la mamma non fu sottoposta ad accertamenti più approfonditi fin dal primo momento? Quello che ci ha spinti a denunciare è la speranza che una cosa del genere non accada mai più. E che a nessun figlio possa capitare di perdere un genitore in questo modo, come è successo a noi”. L’amarezza di Monica e Andrea che non hanno alcuna intenzione di fermarsi.