12.5 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Tasse al 5% sulle mance di camerieri e baristi, fa discutere la misura del Governo Meloni

PUBBLICITÀ

Con l’obiettivo di sanare la crepa della disoccupazione nel turismo e nella ristorazione nella bozza della legge di bilancio compare il taglio tasse sulle mance. L’Italia non è il primo paese in Europa ad apportarla, i cugini francesi infatti hanno già applicato una riforma simile.

Tasse al 5% sulle mance 

Il settore del turismo ha un calo nelle assunzioni da tempo, il governo ha quindi cercato di attirare candidature in questo settore attraverso una riforma economica. All’articolo 13 della bozza della legge di bilancio compare infatti l’ipotesi di diminuire al 5% le tasse sulle mance. Camerieri, receptionist e tutti i ruoli fondamentali all’interno del settore vengono insomma invogliati alle candidature tramite la manovra sulle mance, la riforma ha però già suscitato pareri contrastanti.

PUBBLICITÀ

La legge di bilancio prevede quindi che l’aliquota venga abbassata al 5% e si applicherà fino al 25% del reddito totale percepito. Nella bozza si specifica inoltre che la misura si applicherà “anche attraverso mezzi di pagamento elettronici“. Sono anche comprese le mance consegnate dai clienti direttamente ai lavoratori o ai direttori. Gli esercenti però non sembrano aver accolto la nuova riforma. “Non è così che si favorisce l’occupazione, ma la detassazione potrebbe spingere a fare emergere il nero” dicono.

L’ipotesi della Santanché e la risposta del ‘turismo’ 

La norma è stata voluta dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè che ne conferma l’inserimento all’interno del testo approvato lunedì dal Consiglio dei ministri, dal primo gennaio del 2023 le tasse saranno quindi tassate al 5%. La ministra ha spiegato che la misura punta a “premiare chi fa bene il proprio lavoro“. Mentre la relazione illustrativa spiega che: “mira a rafforzare l’attrattività delle professioni a contatto con la clientela presso le imprese del comparto turistico-ricettivo e di quello della ristorazione a rimediare alle difficoltà di reclutamento incontrate dai datori di lavoro nel settore“.

Il mondo del turismo non sembra però avere lo stesso entusiasmo per la nuova misura. Il segretario generale di Confesercenti Mauro Bussoni spiega: “Prevedere una tassa agevolata non favorisce l’occupazione, non credo proprio che sia questa la misura che li convincerà a lavorare“. Spiega poi che per aumentare l’occupazione nel settore: “servono retribuzioni adeguate e orari compatibili con la vita privata“. Il segretario vede però un lato positivo nell’applicazione: “Molte delle mance che i turisti stranieri vorrebbero pagare con la carta corrispondono a cifre importanti, la detassazione e la possibilità di pagare con moneta elettronica potrebbero farle emergere“.

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Lo Svuotacarcere può diventare legge: “5.080 detenuti fuori in 24 ore”

Una proposta di legge “semplice”, che si sviluppa in tre punti, con un obiettivo altrettanto chiaro: risolvere il problema...

Nella stessa categoria