Un gesto che apre a tante motivazioni, tanti scenari. La scorsa notte ignori hanno vandalizzato l’auto della moglie di Gaetano Angrisano, ras in ascesa della Vanella Grassi fazione Scampia. Il mezzo, un’Audi, presentava alcune scritte offensive sulla fiancata e sul cofano oltre ad avere i vetri del finestrino rotti. Un raid intimidatorio su cui adesso indagano le forze dell’ordine.
Angrisano è il cognato di Salvatore Petriccione, il fondatore della Vanella Grassi: quando il boss è finito in carcere, Angrisano sarebbe diventato il capo del gruppo. Il suo quartier generale tra il Lotto G e Malaga, dove fu arrestato nel 2021. Doveva scontare 10 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, sentenza di un processo nato dalla retata che nel 2014 che portò in carcere tutti i vertici della cosca nata e cresciuta all’ombra del clan Di Lauro prima e degli scissionisti dopo.
Ma la sentenza fu annullata dalla Cassazione e così Angrisano venne scarcerato ed era a piede libero quando arrivò la condanna successiva della Corte d’Appello di Napoli a febbraio del 2023. Lo scorso dicembre la cattura da latitante nella sua Scampia.