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Tentativo di rapina con sparatoria a Grumo, uomo colpito mentre deposita i soldi in Posta

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Intorno alle 10:45 i carabinieri della stazione di Grumo Nevano sono intervenuti in via Vittorio Veneto nei pressi dell’ufficio postale. Un 34enne di origini pakistane sarebbe stato sparato ad una gamba, durante un tentativo di rapina commesso da due persone travisate.

La vittima doveva depositare una somma di denaro in Posta e quando è stato avvicinato ha reagito. Ciò avrebbe spinto uno dei due a fare fuoco. Nonostante la ferita sanguinante è comunque riuscito a depositare il denaro. Non è in pericolo di vita. Lo stanno medicando sul posto. I malviventi sono fuggiti. Indagini in corso per chiarire dinamica e individuare i responsabili.

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Sono le 23 quando un’auto parcheggia nei pressi di una sala slot in Via Matteotti.
Il conducente esce dal veicolo già travisato, pistola in pugno.
La mostra ai dipendenti e chiede l’incasso. La pistola è un ottimo deterrente per eventuali reazioni e il titolare consegna senza battere ciglio circa 1500 euro in contanti.
Il rapinatore esce dal locale, torna in auto dove lo aspetta una seconda persona, ingrana la prima e fugge.
I carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio arrivano pochi istanti dopo, allertati dal 112. Analizzano le immagini di videosorveglianza e riconoscono l’uomo armato e il veicolo che guida. Non hanno dubbi e lo raggiungono a casa. L’auto non è ancora rientrata, le luci dell’appartamento sono ancora spente. Si posizionano in modo da non essere visti, pronti a intervenire.
Pochi minuti dopo due fari illuminano la strada e l’auto poco prima ripresa dalle telecamere si ferma, freno a mano tirato. Il conducente esce dall’auto, addosso gli abiti immortalati dalle telecamere: comprende subito di essere stato smascherato. Il passeggero spalanca lo sportello e fugge a gambe levate, correndo tra i campi. Sembra molto giovane. E’ lui a portare la pistola ed è lui che se ne libera lanciandola via. Uno dei militari lo tallona, l’altro è già riuscito ad evitare che l’autista ripartisse in macchina.
Intanto la corsa continua, il giovane è veloce ma il carabiniere è altrettanto agile.
Lo raggiunge e lo immobilizza. E’ un ragazzino, il suo volto ancora imberbe.A finire in manette Lino Piccolo, 45enne del posto già noto alle forze dell’ordine e suo figlio appena 14enne. Sequestrata l’arma utilizzata verosimilmente per la rapina, una glock cal. 40 con matricola abrasa e 7 proiettili nel serbatoio. Il 45enne è stato portato in carcere, per il giovane complice si sono aperte le porte del Centro di accoglienza dei Colli Aminei. Sono entrambi in attesa di giudizio, dovranno di rispondere di rapina e porto abusivo di arma clandestina.

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