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Tentato omicidio di camorra a Ponticelli, assolto il ras Aulisio

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Assolto da ogni accusa. Questa la decisione della Corte d’appello di Napoli (IV sezione) per Nicola Aulisio, ras dei Casella, imputato per il tentato omicidio di Rosario Rolletta dell’allora ras nemico dei De Micco-De Martino e oggi collaboratore di giustizia.

Aulisio, figlio del ras Luigi soprannominato Alì, era difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Domenico Dello Iacono che sono riusciti a demolire il quadro accusatorio neo confronti del loro assistito. Pena rideterminata in 15 anni per il ras Giuseppe Righetto al quale sono state riconosciute le attenuanti generiche equivalenti.

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Il pentito sul tentato omicidio

Di quel tentato omicidio ha parlato a lungo il nuovo pentito di Napoli est, Eduardo Fiorentino Mammoliti: «Agli inizi del 2022 – ha messo a verbale – mentre ero detenuto, sono stato contattato in videochiamata da Luigi Austero e Luca Concilio, che mi chiesero appoggio nella mia abitazione a Caravita per commettere l’omicidio di Rosario Rolletta detto “friariello”, affiliato al clan De Micco De Martino, in cambio di una grossa somma di denaro non specificata e un viaggio per mia moglie e i miei figli».

Mammoliti non avrebbe però accettato la proposta: «Io ho rifiutato dicendo che volevo  tenere fuori mia moglie da questa faccenda. Io gli consigliai di farlo fuori rivolgendosi ad Antonio Terracciano, che quasi tutte le sere forniva a Rolletta la cocaina per suo uso personale, suggerendo di avvelenare le dosi destinate a lui. Loro mi dissero che ci avrebbero pensato, ma seppi che Rolletta era stato sparato».

Il racconto del neo collaboratore di giustizia è poi proseguito con ulteriori dettagli sul conto dei due: «Poco dopo in carcere vennero Giuseppe Righetto e suo nipote Nicola Aulisio, arrestati come autori materiali del tentato omicidio di Rosario Rolletta e di tale Rodolfo Cardone. Righetto mi disse che suo nipote Aulisio non c’entrava nulla con il tentato omicidio di Rolletta. Dopo cinque-sei mesi fu arrestato Luigi Austero, che mi disse che con Righetto in auto c’erano lui e Luca Concilio durante l’agguato e che effettivamente Aulisio non c’entrava con il tentato omicidio di Rolletta, ma era coinvolto in quello di tale Cardone».

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