Per gli inquirenti della Procura antimafia, oltre che un pezzo da novanta del narcotraffico, sarebbe stato addirittura il braccio destro del boss Ettore Bosti ’o russo. Sul punto, il Tribunale di Napoli non si è però ancora espresso. E così per GennaroPelliccio è scattata la decorrenza dei termini di custodia cautelare.Il 37enne in odore di camorra da ieri è “tecnicamente” con un piede e mezzo fuori dal carcere: resta detenuto soltanto per un resi-duo di pena che sta finendo di scontare. Come riportato dal Roma a spuntarla è stata la linea dell’avvocato Beatrice Salegna, la quale, facendo leva su una serie di aspetti tecnico-giuridici, è riuscita a ottenere la scarcerazione del proprio assistito: sulla detenzione preventiva di Gennaro Pelliccio si è così abbattuta la decorrenza dei termini dicustodia cautelare. Una circostanza, quest’ultima, non proprio trascurabile. Il 37enne narcos è infatti considerato dalla Dda come uno degli uomini di punta del clan Contini dell’Arenaccia. Fi-gura apicale a tal punto da essere inquadrato come il braccio destro di Ettore Bosti nipote di Eduardo Continini ‘o romano.
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