Un calo di circa 50 tessere rispetto all’anno scorso, riduzione che secondo gli esponenti del Pd è dovuta all’aumento della quota di iscrizione al partito (salita quest’anno a 23 euro, ndr) più che all’effetto Italia Viva, il neo partito fondato da Matteo Renzi, che a Giugliano non ha visto al momento adesioni da parte degli attuali esponenti democrat.

La polemica sul tesseramento

Si è chiusa da qualche giorno la campagna di tesseramento al circolo Pd di Giugliano, e, come spesso accade, non sono mancate le polemiche. Oggetto delle lamentale è stata la scarsa pubblicità sulla campagna di tesseramento. In effetti quest’anno, a differenza del passato, non sono stati affissi nelle strade della città manifesti né tantomeno è stato inviato un comunicato agli organi di stampa né organizzati gazebo informativi. Giorni, orari e date sono stati pubblicizzati con un singolo post sulla pagina ufficiale Fb del partito risalente al 26 settembre. Comunicazione scarsa, secondo alcuni, che avrebbe portato anche al calo di iscritti.

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La replica.

Respingono le accuse i componenti dell’ufficio adesioni del circolo di Giugliano, composto da Alessandra Iannone, Fabrizio Sciorio, Pietro Di Girolamo e Tommaso De Stasio. “Il tesseramento si è svolto nel massimo rispetto nel regolamento e della trasparenza. Per ottimizzare le spese abbiamo preferito non fare manifesti ed utilizzare solo la piattaforma social e inviato messaggi a tutti i vecchi iscritti per informarli dei giorni e orari”, precisa Alessandra Iannone.

“Ogni giovedì e venerdì negli ultimi due mesi, il partito è rimasto aperto per raccogliere le iscrizioni. Quest’anno il costo della tessera è aumentato, magari anche questo ha fatto sì che ci fosse un leggero calo di iscritti (passati da 300 dell’anno scorso ai circa 250 di quest’anno, i dati definitivi saranno resi noti la settimana prossima, ndr). Noi siamo l’unico partito ad avere una sede aperta tutto l’anno, per limitare i costi abbiamo ritenuto opportuno pubblicizzare su Fb il tesseramento. Del resto oggi la politica si fa soprattutto sui social e il regolamento ce lo consentiva”, conclude Alessandra Iannone.

Le assenze

Niente effetto Italia Viva  dunque, sul Pd di Giugliano, che ha visto riconfermare la tessere di tutti gli attuali consiglieri ed del gruppo dirigente. Al neonato partito di Renzi hanno invece aderito l’assessore Paolo Conte ed il consigliere di maggioranza dell’Amministrazione Poziello Giovanni Russo (entrambi non del Pd, ndr). “Non c’è stata nessuna diaspora o scissione come qualcuno ha paventato”, sottolinea Fabrizio Sciorio.

L’unico per ora a mancare all’appello è solo Giacomo Gerlini, l’ex sindaco, infatti, non risulta ancora aver rinnovato la tessera. Le direzioni regionali e provinciali hanno prorogato i termini per le adesioni, quindi eventualmente ci sarebbe ancora la possibilità per l’ex primo cittadino di tesserarsi. Dietro la sua scelta, però, potrebbe nascondersi una strategia in vista delle prossime elezioni Amministrative di giugno, che vedrebbero Gerlini tra i papabili candidati a sindaco con una coalizione formata da liste civiche, dunque senza il Pd. Altre indiscrezioni paventano, invece, un suo appoggio al sindaco uscente Antonio Poziello, che già ha annunciato da mesi la sua volontà di ricandidarsi. Al momento si tratta soltanto di voci, mentre da qui a qualche mese gli scenari politici cambieranno velocemente e le nubi che ora contornano la politica giuglianese potrebbero schiarirsi o, paradossalmente, farsi ancora più fitte.