La notte che ha consacrato il Napoli campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia si è chiusa con un tragico bilancio. Tra fuochi d’artificio, cori e bandiere, la città ha pagato un prezzo altissimo per i festeggiamenti: un morto, decine di feriti, aggressioni, rapine e danni al patrimonio pubblico.
A perdere la vita è stato un uomo di 47 anni, deceduto all’Ospedale Cardarelli a causa di un grave incidente stradale avvenuto in via Sant’Ignazio di Loyola, nel tratto in discesa tra via dell’Eremo e largo Cangiani. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima ha perso il controllo del motociclo su cui viaggiava, finendo violentemente sull’asfalto. I soccorsi sono stati immediati, ma l’uomo non ce l’ha fatta. La Polizia Locale ha sequestrato il mezzo e avviato le indagini per ricostruire la dinamica.
Nel frattempo, i due principali presìdi d’urgenza della città – gli ospedali Vecchio Pellegrini e San Paolo – hanno registrato 39 accessi legati ai festeggiamenti. Lo riferisce l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”. Le ferite più comuni sono ustioni da petardi e lesioni da colluttazioni. Tra i feriti anche un cittadino belga di 27 anni, accoltellato senza apparente motivo in via Poerio da due sconosciuti a bordo di uno scooter: prognosi di 10 giorni.
La fontana del Carciofo, simbolo di piazza Trieste e Trento, è stata danneggiata nonostante le protezioni installate dal Comune. Divelta la ringhiera in ferro che circondava la storica struttura, presa d’assalto da tifosi in festa.
