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martedì, Aprile 23, 2024
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Triplice omicidio ordinato da Lo Russo e Scissionisti, svolta per esponente del clan di Mugnano

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Triplice omicidio nell’ambito di uno scambio di favori tra i Lo Russo e gli Amato-Pagano, clamorosa decisione della Cassazione. La Suprema Corte ha infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Francesco Biancolella (di Mugnano) in merito al triplice omicidio di Francesco Russo ‘o doberman, del figlio Ciro e di Vincenzo Moscatelli. Gli ermellini hanno così ribaltato la decisione del Riesame che aveva confermato la custodia in carcere accogliendo le tesi difensive dei legali di Biancolella (Luigi e Saverio Senese). Di quel triplice omicidio aveva parlato per primo il collaboratore di giustizia Biagio Esposito in un verbale del 2010: “Per quanto riguarda gli omicidi di “Doberman” del figlio e di una terza persona il cui nome non conosco trattasi di un favore che noi facemmo ai Lo Russo. In particolare fu Cesare Pagano che un paio di ore prima, in presenza di Oreste Sparano, Mirko Romano e Carmine Amato, a dirci che doveva fare un favore ai Lo Russo, e in particolare ad Antonio, figlio di Salvatore. Non aggiunse altro. Per quanto riguarda invece i due ragazzi di Mugnano si verificò il contrario. Nel senso che furono i Lo Russo a fare un favore a noi in quanto, benché i nostri affiliati, ci creavano continui problemi in zona perché ingiustificatamente arroganti e violenti tanto che poco prima avevano picchiato un ragazzo di Mugnano, mandandolo in coma”.
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