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Truffa del finto carabiniere, 2 arresti tra Napoli e Santa Maria Capua Vetere

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I carabinieri della Stazione di Santa Maria di Castellabate hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a Santa Maria Capua Vetere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 53enne ritenuto responsabile di furto aggravato in abitazione ai danni di un’anziana residente nel Cilento.

Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, l’uomo, insieme a un complice non ancora identificato, avrebbe messo in atto una truffa. Il complice, fingendosi maresciallo dei Carabinieri, contattava telefonicamente la vittima sostenendo che a Paestum fosse avvenuta una rapina e che nei pressi fosse stata trovata un’auto intestata al marito della donna. Con la scusa di verificare la provenienza dei suoi gioielli, l’uomo le annunciava l’arrivo di un “carabiniere” per un controllo a casa.

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Poco dopo, il 53enne si presentava all’abitazione dell’anziana. Appreso che in casa vi era anche un’amica, riusciva con un raggiro a farsi dare il numero di telefono della donna e a contattarla per convincerla ad allontanarsi. Rimasto solo con la vittima, approfittava della sua momentanea distrazione per impossessarsi di diversi monili in oro e fuggire a bordo di un’auto.

Il finto capitano dei carabinieri

Nella stessa mattinata, i Carabinieri della Stazione di Agropoli hanno dato esecuzione a una seconda ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un uomo residente a Napoli, accusato di truffa aggravata. Anche in questo caso, la vittima era stata contattata telefonicamente da una persona che si era spacciata per capitano dei Carabinieri, riuscendo poi a farsi consegnare preziosi con la medesima tecnica ingannevole.

La Procura di Vallo della Lucania ha ricordato che già nei giorni scorsi era stata eseguita un’altra misura cautelare per un episodio analogo, a conferma di una preoccupante recrudescenza di truffe e furti ai danni di anziani condotti con l’uso fraudolento dell’identità delle Forze dell’Ordine.

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