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Truffatore di Napoli senza pietà: “Non guardo in faccia a nessuno, nemmeno alle vecchie”

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E’ un giovanissimo ma sembra già rassegnato ad una terribile condizione familiare ed esistenziale. La scorsa settimana il 19enne è stato raggiunto dall’obbligo di dimora per essere stato membro di un gruppo criminale che truffava gli anziani e le anziane in tutta Italia.

Secondo la Procura di Napoli nord, il giovane napoletano si sarebbe occupato di svolgere l’attività di trasfertista per la banda. Come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip del Tribunale di Napoli Nord, C.T. sarebbe andato a Frascati per colpire un’anziana vittima.

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Le parole amare del giovane truffatore di Napoli

Sono due le intercettazioni che lo riguardano. Nella prima si sente un centralista che avrebbe detto al 19enne: Hanno arresto pure a questo?“. Parole che, dunque, confermerebbero la sua partecipazione all’attività del sodalizio criminale.

Ben più amara la seconda conversazione, captata nel settembre del 2024, nella quale il ragazzo avrebbe confessato al papà la sua partecipazione al gruppo e avrebbe descritto al genitore il suo stato d’animo: “Quando vado a fare le truffe alle vecchie, quando salgo sopra i treni… mi dico: ma che tengo da vedere tanto tengo mio padre che non è buono, mio fratello non è buono, non deve essere buono nemmeno io, non devo guardare in faccia a nessuno, come fanno loro.

I ruolo dell’organizzazione delle truffe agli anziani 

Altri componenti dell’associazione con la funzione di coordinatori, in alcuni casi anche come “centralinisti” e all’occorrenza anche come “trasfertisti”, si occupavano di reperire minorenni da impiegare come “trasfertisti”.

Nell’ipotesi in cui i minori non fossero stati disponibili, si offrivano personalmente di svolgere il ruolo di “trasfertista”, procacciavano i telefoni e le sim cani da utilizzare per contattare le anziane vittime, all’occorrenza svolgevano anche la funzione di centralinista contattando personalmente le vittime, noleggiando le macchine per consentire al “trasfertista” di turno di recarsi nel luogo deputato.

Ancora, altri sodali – con la funzione prioritaria di “trasfertisti” – si recavano nel luogo individuato dall’associazione e ritiravano i soldi e gli oggetti preziosi alle anziane vittime, reperendo successivamente i canali per la ricettazione dell’oro, ricercando nuovi “trasfertisti” e predisponendo le attività materiali delle successive truffe/estorsioni, incassando di volta in volta una percentuale sul ricavato.

Truffe agli anziani: gli arrestati sono di Giugliano, Villaricca, Melito e Napoli

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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